Con il calabrese Alessandro Carrozza sono diventati sei i calciatori già sotto contratto con il neonato Fc Messina. Tre questi, ben cinque under, a conferma che le prime battute del mercato estivo sono dedicate proprio ai giovani, che è più complicato assicurarsi poi in seconda battuta.
Soddisfatto il direttore sportivo Davide Morello: “Si tratta di un profilo molto interessante. Non a caso è uno dei ragazzi che arriva in prestito, come nel caso di Gabriele Pini dal Livorno. Adesso stiamo lavorando per dare un assetto quasi definitivo al reparto juniores, tesserando in tempi brevi altri due under in uscita dal Palermo”.
A quel punto l’obiettivo si sposterà sui “grandi”. L’ex portiere del Torino non si nasconde: “Per ciò che concerne gli over abbiamo avviato una trattativa con una punta in uscita da un club di Lega Pro. Speriamo di avere risposta entro lunedì. Il mercato dei grandi comunque inizia adesso. Fin qui si è mosso davvero poco. Noi dobbiamo comunque farci trovare pronti”.
L’unico over già sotto contratto è Giovanni Giuffrida, che vanta oltre 370 gettoni in carriera tra C e D ma è anche reduce da un anno sabbatico, dopo il mancato rinnovo con la Reggina. Morello tiene però a scacciare i fantasmi: “L’ho sentito fino a questa mattina. È già pronto per il ritiro e ha iniziato la preparazione fisica autonomamente. Vuole rimettersi in gioco, sarà il trascinatore di questa squadra. Dopo un periodo di inattività, metterà il cuore nell’avventura in riva allo Stretto”.
Con il ritorno in città del presidente Rocco Arena, il club si è concentrato sul settore giovanile e ha definito l’accordo con la Peloro Annunziata, che ha ottenuto in concessione dal Comune il “Nicola Bonanno”, nuovo quartier generale del vivaio giallorosso.
“Vogliamo costruire un settore giovanile degno dell’Fc Messina, che dovrà rappresentare il nostro patrimonio e il fulcro futuro della società – rimarca Morello –. Inizieremo organizzando degli stage per buttare giù le basi, crescere i ragazzi in casa e lanciarli magari nel calcio che conta tra qualche anno. Cercheremo di assicurarci tecnici preparati ad educare questi ragazzi. Dovremo compiere un ulteriore sforzo, per convincere magari anche chi risiede in provincia, strutturandoci adeguatamente”.