Tra gli over di maggiore esperienza in casa Messina c’è il terzino destro Gabriele Morelli, che vanta già circa 120 presenze in Lega Pro, 27 nell’ultima annata in cui ha indossato le maglie del Livorno e del Sud Tirol. Il neo-giallorosso si è presentato ai microfoni dell’ufficio stampa: “Com’è nata la trattativa? Un giorno ero al mare, mi ha chiamato il mio procuratore e mi ha illustrato le varie offerte in ballo, tra queste c’era il Messina. Non ci ho pensato su due volte: è una grande piazza, calda, piena di tifosi e poi è una città sul mare, come quella da dove vengo io. C’erano tutti i presupposti per accettare subito la proposta”.
Morelli ha poi riassunto così la sua carriera, in cui ha indossato quasi sempre la maglia dei toscani, con cui ha vinto un campionato di Lega Pro nel 2017/18, ma anche quella della Juventus Under 23, con 26 presenze complessive in bianconero: “Il mio percorso è iniziato all’età di 8 anni quando giocavo coi miei amici nel campetto vicino casa. Poi sono andato in una società per vedere di fare le cose un po’ meglio e sono stato contattato dopo un mese dalla Fiorentina, dove ho fatto tutto il settore giovanile, finendo con la “Primavera” a Livorno. Tra i professionisti ho esordito proprio con i granata. Sono soddisfatto del mio percorso, ma bisogna ambire a fare sempre di più e mai accontentarsi nel nostro lavoro. Ho vinto un campionato e giocato per la Juventus, ma voglio sempre arrivare oltre e quest’anno per me a Messina è importantissimo”.
Tra hobby e curiosità, ecco le passioni di Morelli: “Gioco alla playstation, principalmente a calcio, però mi piace anche vedere la città dove vivo, scoprire cose nuove e provare il cibo locale. Qui so che troverò gli arancini e i cannoli. Il mio sogno nel cassetto – conclude il 24enne livornese – è arrivare in Serie A. Intanto quest’anno con il Messina voglio sudare la maglia. Stiamo creando un gruppo compatto con ragazzi giovani e altri elementi di esperienza. Un gruppo unito per portare la città dove merita, fare una grande stagione e avere più tifosi possibile allo stadio. Quando la gente viene al campo vuol dire che la squadra è bella da vedere. Tutti insieme verso un unico obiettivo”.
