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Lo Monaco batte sul tasto degli impianti: “Servono interventi per adeguarli”

Nella conferenza in cui è stato annunciato il rinnovo biennale del tecnico Grassadonia, il patron del Messina Pietro Lo Monaco è tornato, come tradizione, su un tasto dolente, che rappresenta una costante di tutti i suoi incontri con la stampa: “Non abbiamo una struttura nella quale poterci allenare al meglio e paghiamo questa precarietà. Quindi assume una valenza maggiore l’impegno del settore giovanile, che pure è privo di impianti. Speriamo di potere annullare al più presto questi handicap. Anche l’anno prossimo saremo obbligati a giocare il campionato “Berretti”, mentre rinunceremo al torneo “Primavera”. Le formazioni di C quindi non incroceranno le giovanili di A e B: un peccato, perché questo potrebbe aumentare la competitività dei vivai. Ma i regolamenti attualmente sono questi”.

L'ex tecnico della Paganese prolunga il suo rapporto con il Messina
L’ex tecnico della Paganese prolunga il suo rapporto con il Messina (foto Paolo Furrer)

I ritocchi non sono necessari soltanto allo stadio San Filippo, in considerazione della scadenza del collaudo decennale prevista in questi mesi: “Ci aspettiamo che il Comune si impegni per aumentare la capienza (che resta da tre anni limitata a quota 6.900 posti a fronte degli oltre 40.000 che sarebbero ipoteticamente raggiungibili, ndc), un passaggio che presto sarà realizzabile dopo la consegna dei lavori di ricostruzione del muro e della strada che sovrasta la Tribuna Nord. Si dovrà mettere mano anche all’impianto di illuminazione ed a quello di video-sorveglianza. Speriamo di fare tornare pienamente fruibile per la prima squadra il XXIVesimo Artiglieria: anche se le dimensioni non sono regolamentari, ci consente comunque una certa privacy. Per il “Giovanni Celeste”, che potrebbe rivelarsi determinante per la crescita del settore giovanile, ci vorrebbero invece interventi consistenti, per l’illuminazione ad esempio, ed a mio avviso andrebbe anche valutato se dotarlo o meno di erba artificiale”.

La stretta di mano tra Lo Monaco e Grassadonia
La stretta di mano tra Lo Monaco e Grassadonia

La società si attende una grande risposta dalla campagna abbonamenti che sarà lanciata in estate: “Siamo pronti ad affrontare un torneo che rappresenta un’autentica B-2. Finora siamo andati avanti comunque, adesso molto dipenderà anche dalla risposta della gente: confidiamo nel ritrovato entusiasmo e senso di appartenenza. Il passo più lungo della gamba non lo faremo, perché non vogliamo certo mettere a repentaglio la vita della società. Il Messina è già stato più volte sull’orlo del fallimento negli ultimi anni e non possiamo rischiare di nuovo. Ribadisco comunque che io gioco sempre per vincere e sono certo che primeggeremo sia in C unica e successivamente in B. Infatti non gioco più a calcio in prima persona, perché so che in campo a quest’età non vincerei più”. 

La sicurezza di una delle prime quattro posizioni ha già garantito la qualificazione alla prossima Tim Cup. Lo Monaco non vuole però prendersi rivincite immediate: “Non mi interessa conoscere l’avversario e conta poco se fosse il Palermo, il Catania o il Trapani. Mi attendo soltanto un  bagno di folla allo stadio. In questo momento è un grande piacere vedere i risultati che stanno conquistando i rosanero ed i granata, un grande dispiacere notare le gravi difficoltà degli etnei. Se ripenso all’ultima storica C unica noto che allora vi erano anche Ragusa, Siracusa e Marsala a grandi livelli, mentre oggi la Sicilia è molto più in difficoltà. Le dichiarazioni di Zamparini? La mamma degli imbecilli è sempre incinta, io sono stato nel capoluogo appena per tre mesi, ereditando una società che era già ultima in classifica. Credo dovrebbe analizzare con maggiore serenità il suo operato: lui è l’unico attore che conta in quella società, mentre chi gli transita acconto è destinato al ruolo di comparsa”.

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