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Messina

Modica: “Yeboah una grave perdita. Il futuro? Ho chiesto garanzie a Sciotto”

Nell’incontro con la stampa, Giacomo Modica ha parlato anche della grave assenza di uno dei suoi pupilli, che potrebbe avere chiuso con largo anticipo la sua stagione, per via di gravi problemi familiari. Yeboah è una grave perdita, anche umanamente, al di là delle qualità del giocatore. Il papà non sta bene, è andato a trovarlo e non sappiamo se potrà rientrare. Calcisticamente ci mancherà qualcosa, ma abbiamo ragazzi seri pronti a dare il massimo”.

Curva
Una vittoria celebrata sotto la curva

Si è parlato anche di futuro immediato, con la gara che opporrà l’ACR al Palazzolo che non subirà ulteriori rinvii, come pure il Messina aveva auspicato: “Manca solo l’ufficialità, ma giocheremo il 4 aprile. Non è stata accettata la nostra idea dello spostamento a giorno 11”.

Sguardo rivolto soprattutto alla prossima stagione, su sollecitazione dei giornalisti. Il tecnico ha incontrato il presidente Sciotto e iniziato ad abbozzare un programma di massima per il 2018/2019. “Per onestà intellettuale dico che con il presidente ci siamo incontrati mercoledì. Ha buttato una pietra, vuole costruire qualcosa di importante. Ci rivedremo altre volte e capiremo se si potrà celebrare o meno un nuovo matrimonio sportivo o se ognuno andrà per la sua strada”.

Sciotto
Pietro Sciotto sul terreno del “Franco Scoglio” (foto Alessandro Denaro)

Modica ha scelto ancora una volta la via della franchezza, anche in funzione degli attestati di stima ricevuti dalla tifoseria giallorossa: “La gente mi manifesta amore e calore e quindi non posso prenderli in giro. Se il presidente ed io saremo contenti viaggeremo ancora assieme, se invece non saremo convinti perché qualcosa non quadrerà faremo scelte diverse. A malincuore, perché Messina è una parte importante della mia vita”.

Per prolungare l’accordo, il tecnico ha chiesto però garanzie, principalmente sul rafforzamento della compagine: “Noi ci vediamo almeno una volta la settimana. Mercoledì abbiamo approfondito alcuni aspetti ma siamo ancora lontani su altri. Attendo i fatti, non bastano le parole. Dalla questione stadio all’organigramma, dallo staff medico fino ai magazzinieri. Servono dedizione e professionalità. Bisogna strutturare una grande società”. Parole che non possono non essere sottoscritte, soprattutto dopo un decennio caratterizzato da tante ombre e poche luci.

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