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Modica: “Un ko non è la fine del mondo. Arriveranno un terzino e un mio ex calciatore”

Nella tradizionale conferenza pre-partita, il tecnico del Messina Giacomo Modica è tornato sugli obiettivi stagionali della sua squadra che, nonostante l’attuale zona play-out, è chiamata a puntare a traguardi più ambiziosi: “Abbiamo l’obbligo di sognare in grande, ma passa tutto da dedizione, applicazione e allenamento. Rappresentiamo una città e una tifoseria importanti. Ma servono autostima e forza interiore per lasciarci alle spalle questa classifica”.

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Il Messina in campo, sullo sfondo la Curva Sud

L’ex assistente di Zeman non ha gradito le critiche, giudicate eccessive, rivolte alla squadra dopo la battuta d’arresto contro la Sancataldese, arrivata peraltro dopo cinque risultati utili consecutivi. Lanciato quindi un messaggio alla città, pur provata da tante delusioni nell’ultimo decennio: “Una sconfitta a Messina è vista come la fine del mondo. Poi si sale tutti sul carro, quando si fa qualcosa di importante. Questo può essere un anno fondamentale: la serie A è lontana, bisogna ripartire da qui, un gradino alla volta, passo dopo passo”.

Modica è consapevole dei limiti mostrati dal suo gruppo: “Ci sono state delle sviste arbitrali, costate qualche punto, ma ci abbiamo anche messo del nostro. Costruiamo ma non capitalizziamo. Se vogliamo essere meno prevedibili e più incisivi, liberare la mente, togliere il freno a mano, servono anche gli inserimenti e le sovrapposizioni dei centrocampisti”.

Yeboah, Lamazza e Granado
Yeboah, il ds Lamazza e Granado

L’ultima settimana di mercato offrirà altre novità, dopo le dodici operazioni già definite (ben nove in uscita): “Un ringraziamento va a chi ha dato il suo contributo ed ora è andato via. In questo momento sono tranquillo, anche se dobbiamo monitorare bene la situazione e sistemare il nostro organico. La società sta lavorando in base alle mie richieste, ho fiducia nel lavoro del direttore sportivo Lamazza”.

Il tecnico attende in particolare un rinforzo in difesa e un over che ha già allenato in passato, il cui nome non è ancora balzato agli onori della cronaca: “In rosa ci sono due terzini sinistri di piede destro, ce ne serve uno di ruolo. Purtroppo tutti si tengono i giocatori migliori, non è facile assicurarseli. Speriamo ci siano le condizioni per assicurarsi chi è libero o chi potrebbe essere liberato presto dalla società di appartenenza. Attendo anche l’arrivo di un giocatore che ho già avuto io in passato”.

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