Dopo tante prove convincenti, che avrebbero meritato maggiore fortuna (e punti in classifica) e sconfitte dignitose contro Cerignola, Crotone e Picerno, il Messina è letteralmente franato al “Partenio” di Avellino, subendo un inaccettabile 6-0, che getta pesanti ombre sulle possibilità di salvezza del gruppo peloritano.
Il tecnico Giacomo Modica, ai microfoni dell’emittente avellinese Prima Tivvù, non cerca scuse: “Paradossalmente la gara è semplice da commentare. L’Avellino ha meritato di vincere, ci hanno surclassato in lungo e in largo. Abbiamo avuto soltanto dodici-tredici minuti in cui potevamo riaprire la gara ma la realtà è che abbiamo regalato i primi quattro gol”.
L’allenatore originario di Mazara del Vallo si scusa per la prova offerta e si mette in discussione: “Mi assumo la responsabilità della sconfitta. Essendo il timoniere di questa squadra tanti demeriti certamente sono i miei. Non sono stato in grado di aiutare i miei giocatori. È la prima partita che sbagliano dopo dieci. Dobbiamo soltanto cercare di chiudere questo capitolo, c’è poco da salvare. Giovedì peraltro ne abbiamo un’altra con la Cavese“.
Modica ha riconosciuto i meriti del quotato avversario, il più in forma del girone insieme al Benevento capolista, e del suo collega, che era stato peraltro un calciatore dell’Avellino guidato da Zdenek Zeman, di cui proprio Modica era il vice allenatore: “I nostri errori non sminuiscono i meriti dell’Avellino. La squadra di Raffaele Biancolino è stata super, fisica, tecnica. Lui sta facendo un grande lavoro, essendo un nostro ex gli auguro ogni bene. Merita questa attenzione”.