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Modica: “Sugli arbitri nessuno sfogo, parlano i numeri. Zeman? Spero ritorni”

Nella conferenza stampa che precede la sfida al Picerno, il tecnico del Messina Giacomo Modica ha parlato anche del tecnico con cui si è formato: “Sono molto vicino a Zdenek Zeman, immagino come si sente. Presumo sia stata una scelta dolorosa, gli sarebbe piaciuto rimanere sempre in campo, che è la casa di chi è nato per insegnare calcio. Spero non sia la chiusura della sua carriera, ma soltanto un problema fisico temponeareo, anche se la degenza sarà lunga. Mentalmente resta davanti a tanti e gli estimatori non gli mancano”.

Rosafio e Modica
L’abbraccio tra Rosafio e Modica (foto Paolo Furrer)

In difesa un importante rientro, anche se resta una defezione: “Per Salvo tre giornate sono state molto pesanti, anche perché arrivte dopo un alterco e uno spintone. Spero non ci siano strascichi mentali. Dumbravanu sta facendo molto bene, anche se è entrato in punta di piedi. Ha qualità tecniche e fisiche, ha voglia, ci sta dando una mano anche perché Pacciardi non è a disposizione. Polito ha recuperato, qualche altro elemento è un po’ indietro. Sceglieremo l’undici a ridosso della partita”.

Modica è tornato a parlare dell’arbitraggio di Giugliano e dei rigori concessi, appena quattro in tre campionati di C: “Non è uno sfogo, sono dati di fatto. Se non ottengo rigori netti è un problema, sarebbe cambiata la partita. Nessuno chiede di più, soltanto quello che ci spetta. Non abbiamo ottenuto un solo rigore in casa, quindi ho cercato di ribadire che da Messina meriteremmo più rispetto. Plescia magari cade male ma non gli viene mai fischiato un fallo. Perfino su Cavallo, che ha sbagliato a non buttarsi, poteva starci. Con la Cavese ho perso i playoff per un solo gol e la differenza reti, per cui sono episodi che potrebbero essere determinanti”. 

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