Il Messina torna a Crotone, a distanza di un mese. Il tecnico Giacomo Modica è consapevole che di acqua sotto i ponti ne è già passata tanta: “La partita di Coppa era soltanto calcio d’agosto, ora è un’altra storia. C’era un aspetto fisico, perché venivamo da un lavoro imponente svolto in ritiro. Cercavamo ancora un’identità in funzione di tutto quello che avevamo cambiato, con tantissimi elementi nuovi. Bisognava plasmare il gruppo”.
I calabresi sono reduci dai ko con Cavese e Trapani e puntano all’operazione sorpasso: “Sotto il profilo dei risultati non hanno raccolto quello che meritavano per la mole di gioco proposta. Non si discutono la qualità della squadra e la bravura del tecnico, che ha fatto bene negli anni passati. Sono una signora squadra. Con Longo in passato ci siamo “marcati” a vicenda, ma guardo soltanto in casa mia”.
L’Acr non dovrà cambiare atteggiamento: “Lo spirito di gruppo mi ha soddisfatto. Siamo una squadra giovane, piena di risorse. Mi batto per esaltare le loro qualità. Vogliamo dare continuità al percorso di crescita, mostrando altre cose buone. Dobbiamo essere attenti e lucidi e combattere in maniera smisurata. La differenza la faranno i particolari”.
Il lungo mercato estivo può ritenersi concluso: “Non metteremo dentro adesso un giocatore non allenato, perché servirebbero quarantacinque giorni per metterlo al pari con i compagni. Può anche minare gli equilibri di squadra e i rapporti nello spogliatoio e spendere cifre fuori mercato non ha senso”.
Le uniche opportunità potrebbero arrivare da altri campionati: “Non è facile trovare chi ti accresce subito il livello. Siamo vigili sul mercato estero, dove magari stanno giocando con continuità. Valutiamo le evoluzioni e le opportunità, altrimenti andremo avanti con il nostro attuale gruppo”.