Il tecnico del Messina Giacomo Modica, a salvezza raggiunta, non chiude la porta ma ribadisce la sua disponibilità a prolungare il rapporto con il club se vi saranno le condizioni: “Se la proprietà ne ha voglia parleremo di futuro. Messina è la mia seconda città dopo Mazara del Vallo. Qui sono diventato giocatore, questi colori sono straordinari. Se si può fare calcio e hanno il piacere di continuare con me sanno dove trovarmi, altrimenti sceglieranno un altro allenatore. Ringrazio la proprietà per l’opportunità e la gente per l’affetto. Sono a posto con la mia coscienza, sul campo abbiamo dato risposte importanti, dimostrando cosa sappiamo fare. Messina ha una storia e una tradizione ma calcisticamente qualcosa non funziona da anni e va rivisto”.
La salvezza è arrivata nel giorno del decimo gol di Emmausso, che ha battuto il precedente record di nove siglato con la Vibonese di Modica nel 2019-20: “Con Michele c’è un rapporto nato tanti anni fa. Le sue qualità e il talento sono indiscussi, può recitare in altre categorie. È un po’ bizzarro e birichino ma onesto e generoso. A volte mi ha messo in difficoltà con il gruppo per alcuni suoi atteggiamenti, che gli abbiamo concesso e perdonato per la sua bontà e spontaneità. Può realizzare anche più di dieci reti in una stagione, può dare ancora molto. Ha fatto la differenza in questo contesto di squadra, attraverso il gioco. Gli voglio bene, l’ho cresciuto. Ringrazio la squadra che l’ha supportato. Il calcio è più bello quando ci si diverte e si vince”.
Il Potenza ha approcciato meglio la sfida, complicando la vita al Messina: “Nel primo tempo siamo stati un po’ contratti anche per l’importanza della partita. Abbiamo sofferto sulle palle inattive, loro sono partiti bene. Quando ti giochi un obiettivo importante all’ultima giornata in casa davanti al tuo pubblico qualcosa a livello emotivo devi concederla. Abbiamo sbagliato l’approccio e subito il gol. Poi siamo entrati in partita e abbiamo fatto il nostro dovere. Non era facile, nelle ultime cinque giornate ci sono stati risultati inattesi”.
Firenze è tornato finalmente titolare, come era accaduto soltanto tre volte nel girone di ritorno: “Marco ha giocato un’ottima gara, fino a quando il fisico lo ha sorretto. Sono contento per lui, non ho mai avuto dubbi sulla sua qualità, dovevamo spronarlo. In alcuni momenti non ci siamo trovati sulla stessa linea d’onda ma il rispetto è immutato. Purtroppo qualcuno deve restare fuori dall’undici titolare ed è successo anche a Rosafio“.
Modica è tornato a commentare le critiche, a volte rabbiose ed eccessive, arrivate durante l’anno sui social, autentica croce del calcio moderno: “Invito i tifosi che mi contestano a rivedere cosa è accaduto nei sette anni precedenti. Abbiamo ottenuto 45 punti e giocato un calcio divertente. C’è gente che non paga il biglietto o i frustrati che non vengono allo stadio e insultano da dietro una tastiera, non mi interessa affatto il loro parere. Il vero tifoso viene allo stadio e se non gradisce lo spettacolo ha il diritto di fischiare, senza andare oltre certi limiti”.