Dopo tre inequivocabili indizi, il Messina vuole provare una volta per tutte di essere tornato grande. Al “Franco Scoglio” sarà di scena l’Ebolitana, avversario non certo irresistibile, che ha raccolto appena due punti nelle ultime quattro uscite. Il tecnico peloritano Giacomo Modica, ai microfoni di Pianeta Messina, ha presentato così la sfida: “Non sono preoccupato, ma nasconde tante insidie. Dovremo approcciarci nel modo giusto, con grande concentrazione, senza guardare alla classifica dei nostri avversari. Se non siamo bravi a gestire gare come queste vuol dire che non abbiamo ancora capito nulla”.
L’ex collaboratore di Zeman è comunque consapevole che qualcosa è scattato nella testa dei suoi ragazzi: “Siamo sulla buona strada. Abbiamo fatto cose discrete, c’è il desiderio di fare ancora meglio. Stiamo bene mentalmente, qualcosa è cambiato anche in funzione dei risultati che sono la migliore medicina. Il Messina ha un potenziale enorme che può solo andare in crescendo se i ragazzi non si montano la testa”.
Fin qui soltanto Isola Capo Rizzuto, Paceco e Palmese sono alle spalle dei peloritani, chiamati a lasciare subito quantomeno la zona play-out: “Non possiamo porci limiti, dobbiamo solo pensare a scalare domenica dopo domenica posizioni in classifica, poi arriveremo a un punto nel quale, dal primo dicembre, ci sarà qualcosa che si potrà verificare nel mercato di riparazione”.
La sessione invernale coinciderà con uno sfoltimento di una rosa troppo ampia (almeno una mezza dozzina gli esuberi) e il potenziamento del reparto under: “Abbiamo una base di partenza importante, ma è chiaro che le gerarchie cambiano in funzione di ciò che fai vedere durante la settimana e la domenica in campo, come è accaduto ad esempio con Manetta. Se vivi bene il quotidiano e hai voglia di rimanere e metterti in gioco problemi non ce ne sono, perché non siamo venuti qui per tagliare le teste. Il portiere ‘98 Rinaldi? Lo stiamo valutando, ha un buon potenziale”.
Nota dolente restano le palle inattive, sulle quali il Messina viene bucato regolarmente. In sala stampa Modica ha provato ad esorcizzare il problema: “In questo momento aspettiamo che la palla ci baci in fronte. Siamo statici: abbiamo preso gol a uomo, con zona mista, poi con la zona pura. La verità è che i ragazzi hanno il compito di attaccare la palla, non di marcare a uomo. Abbiamo lavorato un’ora venerdì su questi meccanismi difensivi, che dobbiamo migliorare”.