Il tecnico del Messina Giacomo Modica è costretto a commentare la terza sconfitta di un 2024 fin qui da incorniciare: “Ci è mancata la conclusione finale e un po’ di convinzione. A livello organizzativo la squadra mi è piaciuta tantissimo. Ho visto qualità, intensità, impegno e applicazione. Non abbiamo avuto timore del blasone del Crotone, peccato per l’ingenuità del gol. Abbiamo giocato una grandissima partita, faccio i complimenti ai ragazzi”.
Pesa l’episodio del rigore di Rosafio, non concesso in apertura di ripresa: “Passo sempre per polemico ma credo possiate analizzarlo tutti, si vede un fallo davvero evidente, che nessuno può ignorare. Pensate quanto ha inciso sul risultato, considerato che eravamo sullo 0-0”.
Modica invita la società a protestare con maggiore decisione nelle sedi competenti: “Cercherò di fare capire alla società che probabilmente non paga la nostra linea del silenzio e della signorilità. Nicoletti ci ha detto peraltro che arbitrerà altre cinque gare prima di lasciare la serie C. Sono preoccupato perché in un anno non abbiamo ottenuto un solo rigore in casa e ce n’erano davvero di evidenti. Tutto questo fa riflettere”.
Come il ds Roma, è duro sull’espulsione di Emmausso: “È recidivo, ha sbagliato e non lo perdono. Un giocatore forte deve avere un selfcontrol maggiore, l’arbitro lo aveva avvertito dopo l’ammonizione nel primo tempo. Speriamo non incorra in una lunga squalifica. Si sarà reso conto della sciocchezza che ha commesso. Domenica non lo avremo a Benevento. Il suo gol annullato non l’ho visto ma mi dicono che il fischio è corretto”.
Il calendario non concede sosta e le vittorie di Crotone e Giugliano allontanano altre contendenti: “I complimenti delle ultime settimane vanno subito archiviati. Questa sconfitta lascia amarezza ma non cancella la prestazione. Abbiamo altre otto partite. L’obiettivo primario resta la salvezza, che secondo le mie tabelle è fissato a quota 42-43 punti. Abbiamo perso un’opportunità per sognare altro ma si torna subito in campo perché si gioca già domenica”.