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Modica: “Il Messina non deve avere paura del lupo. Le motivazioni sono decisive”

Ai microfoni di Rtp, ospite negli studi di “Antenna Giallorossa”, il tecnico del Messina Giacomo Modica ha stilato un primo bilancio del lavoro condotto in estate: “La rosa non è stata costruita a caso. Non siamo numerosi né molto esperti, ma ci sono voglia e applicazione. In estate ho sposato l’impegno di avere tre under in campo e uno che subentra. Per questo abbiamo dato priorità ai giovani nella fase iniziale del ritiro e del mercato. Quando ti trovi di fronte Casertana o Avellino, che giocano soltanto con over, la loro qualità inizialmente ti può inibire. Dobbiamo maturare per non avere più paura del lupo”. 

Ragusa
Ragusa di testa non trova il gol (foto Paolo Furrer)

Si sono evitate spese folli, anche perché il club ha vissuto l’ennesima estate turbolenta: “Il presidente è stato chiaro. A gennaio ha fatto uno sforzo importante e aveva già in essere contratti pesanti. Abbiamo sfruttato le conoscenze mie e del ds Roma. Non abbiamo 5-6 milioni di euro da investire come le big ma in un momento particolare, di trattative societarie, ci è stato assegnato un budget che abbiamo rispettato. Sulla mia pelle so che non sempre spendere tanto è garanzia di risultato. A livello societario manca qualche tassello, dobbiamo strutturarci maggiormente”.

Ai giovani in organico Modica sta cercando di trasmettere la sua filosofia: “Dobbiamo proporre un gioco piacevole, altrimenti rischi che la gente non torni allo stadio. Mi piace difendermi alto, attaccando la palla. Peraltro se sbagli hai più tempo per recuperare mentre se perdi palla nella tua trequarti prendi gol. Servono una buona preparazione fisica, dedizione e centrocampisti con caratteristiche diverse tra di loro”.

tifosi Messina
I sostenitori del Messina presenti a Picerno (foto Paolo Furrer)

Già in estate Modica aveva puntato calciatori affamati: “Le motivazioni fanno sempre la differenza. Serve gente che ha voglia di arrivare. Anche se ha campionati importanti alle spalle deve rendersi utile alla causa. Spesso c’è chi ha la pancia piena mentre sono fondamentali i giocatori che ti seguono e vogliono coronare i loro sogni. Messina è una grande piazza ma deve essere ambiziosa”.

Il tecnico ha parlato anche di singoli: “A fine anno purtroppo qualcuno tornerà alla casa madre. Frisenna e Cavallo sono nostri, Scafetta invece è del Bari e Tropea dell’Empoli. Salvo non ha fatto male, deve ovviamente anche gestire l’emozione. Ho detto a Plescia quando è arrivato che non avrebbe giocato in quelle condizioni: pesava 91 kg e ora ne ha otto in meno. Firenze non è ancora pronto e ha bisogno di tempo”. Il centrocampista continua a svolgere lavoro differenziato insieme a Lia.

Fumagalli
Fumagalli fra i trascinatori del Messina

Il test con il Brindisi è insidioso, come dimostra peraltro il precedente ko di Sorrento, altra formazione sulla carta alla portata: “Mi preoccupa, avendo subito quattro gol sono mortificati, arrabbiati e feriti e dovranno fare qualcosa di diverso. Dovremo essere concentrati. Con la Juve Stabia capolista meritavano di vincere ma hanno sbagliato un rigore alla fine”.

L’ex collaboratore di Zeman ritiene che i valori stanno iniziando ad emergere: “Avellino, Casertana, Benevento e Crotone, che non ha ancora trovato la quadratura, hanno qualità e forza d’urto e hanno speso tanto. Ma ci saranno anche delle outsider. La Juve Stabia sta facendo bene, ha giovani di valore. Sono sbarazzini e con i risultati stanno acquisendo fiducia”. Modica ha salutato infine il tifoso che ha accusato un malore a Picerno: “Ho saputo che Gabriele, un 19enne di Villafranca che era sugli spalti, adesso sta bene. Lo aspettiamo presto al campo”.

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