Il tecnico del Messina Giacomo Modica può celebrare la quinta vittoria in sei gare. Battuta anche la striscia di cinque risultati utili stabilita nel precedente biennio da Ezio Raciti, superando un avversario che è tra le rivelazioni stagionali: “Il Sorrento non ha 36 punti per caso. Il loro cavallo di battaglia è stata la disciplina tecnico-tattica. Giocano un buon calcio, hanno qualità, un grande tecnico, un uomo perbene. Sapevamo che poteva essere una partita molto insidiosa. Lo dissi all’andata quando erano sul fondo”.
Plescia e Luciani hanno interrotto un digiugno che per entrambi era iniziato ad ottobre: “Siamo stati bravi a metterli in difficoltà, con ritmo e giocate importanti di Emmausso, Ragusa e Zunno. Finalmente si sono sbloccati i due attaccanti. Abbiamo proposto un bel calcio e sofferto poco, anche se sull’1-0 siamo arretrati di dieci metri, più del dovuto. Non riuscivamo più a prenderli alti e abbiamo avuto paura di perdere i tre punti. Ad ogni modo alla squadra non posso dire nulla, i ragazzi mi stupiscono sempre di più, di settimana in settimana”.
La zona playoff invocata dal presidente Sciotto a Natale, tra le perplessità dei più, è ad un punto: “Sono molto fortunato ad avere una squadra che si diverte a lavorare ed applicarsi, al netto delle difficoltà che hanno caratterizzato questo percorso. Bello vedere gioire la città, i tifosi e la stampa perchè giochiamo bene e risaliamo la classifica. Sono felice per la proprietà, perchè forse per la prima volta in tre anni a tredici giornate dalla fine possiamo viverla dignitosamente e serenamente. Non c’è la certezza matematica ma ci mancano circa sette punti. Salvarsi il prima possibile era l’obiettivo stagionale”.
