Il tecnico del Messina Giacomo Modica ha presentato il delicato esordio di Cerignola, per il quale dovrà fare a meno di tre elementi cardine: “Ragusa, Manetta e Franco sono tre pezzi importantissimi. Non ci fasciamo la testa, lo sapevamo. Dobbiamo fare di necessità virtù. Fortunatamente abbiamo alternative importanti, con dedizione e passione compenseremo la minore qualità. Cercheremo di presentare la squadra più completa possibile. Tengo molto su chi ha lavorato dall’inizio con me ed è già in condizione. Ci sarà una spinta in più a livello fisico da parte loro e devo tenerne conto. Ciò non toglie il fatto che potrebbe esserci anche chi è più indietro”.
Dal mercato, nell’ultimo giorno di trattative, è atteso un ultimo puntello sulla corsia difensiva: “L’alternativa a Tropea non può essere Pacciardi, che è un centrale e non giocherà da terzino a meno di clamorose necessità. In linea generale sappiamo che qualcosa manca, il direttore è a Milano e ci raggiungerà dopo. Speriamo possa completare l’organico”.
In dubbio la presenza dal 1’ dell’ultimo arrivo, Vincenzo Plescia: “Non è in grandissima condizione ma è motivatissimo e disponibile. Ovviamente ha fatto un lavoro diverso rispetto al nostro. Non giochiamo con la Casertana e quindi avremo più tempo per testarlo. Non ho ancora deciso se schierarlo subito. Zunno giocherà a sinistra, a destra fa più fatica: è stato soltanto un esperimento”.
Improbabile la presenza dal 1’ di un altro big: “Firenze è arrivato a ritiro quasi finito, non è in condizione ottimale. Ha avuto un po’ di tendinite. Ha qualità e lo aspettiamo al top per esaltare le sue qualità. Scafetta può avere un duplice ruolo come Ortisi, sono duttili e giovani. L’anno scorso a Vibo l’ho impiegato da mezzala, garantiva reattività, esplosività e cambio di passo”.
L’esordio è da brividi, contro una delle big: “Il Cerignola è una grandissima squadra, sottovalutata. Si parla soltanto di Crotone, Benevento e Avellino. Hanno firmato alcuni degli acquisti più importanti del girone dopo avere già disputato i playoff da protagonisti. Sono una squadra di tutto rispetto, con un organico collaudato da tre anni e gente che ha già vinto la C”.
Sugli obiettivi stagionali e il ruolo del Messina, Modica è comunque ottimista: “Sono convinto che possiamo dare fastidio a tutti. Vincerà chi sbaglia di meno e serve anche un po’ di fortuna: se non vai alla stazione ad aspettarlo il treno rischi però di perderlo. Il campionato è tosto e intrigante. Ci sono sei-sette squadre che erano in B soltanto qualche anno fa. Dovremo avere la pancia vuota”.
Il rinvio della gara con la Casertana imporrà una doppia trasferta: “Mi aspettavo di partire con dieci trasferte di fila, l’indisponibilità del campo poteva essere un tragedia a cui eravamo preparati. Speriamo di averlo fra tre settimane in condizioni decenti. C’è la volontà di tutti per limitare i danni”.
Al “Monterisi” il Messina ritroverà lo stesso fondo di Bisconte: “Ci siamo adattati al sintetico e potrebbe aiutarci. Sull’erba non ci siamo ancora allenati. Dobbiamo ringraziare il Camaro e il presidente D’Arrigo che contribuisce fattivamente ma il campo di allenamento resta un problema che andrebbe affrontato seriamente”.