Calcio

Modica: “I giovani sono la linfa vitale del progetto. Servono come gli over”

Il test contro i ragazzi del Ve Rende, caratterizzato da 24 gol all’attivo, è stato il secondo del pre-campionato del Messina. L’occasione per il tecnico Giacomo Modica di fare il punto sul ritiro in Sila e su alcune soluzioni tattiche: “Sono contento, non tanto per i gol che sono relativi, essendo partite che ci servono come allenamento, ma per come si applicano i giocatori. Adesso c’è stanchezza nella testa e nelle gambe, stiamo lavorando però molto bene anche se non siamo numericamente completi. Ho visto una squadra che mi fa stare sereno, con volontà, voglia e dedizione. Sappiamo che non siamo pronti, in ogni caso aspettiamo qualche pezzo importante”.

Cavallo prova la conclusione da fuori (foto Andrea Rosito)

Il primo è il difensore centrale Federico Pacciardi, 28enne con 150 gare disputate tra C e D, aggregato in vista del possibile tesseramento. “Mi piace sottolineare quanto hanno fatto in campo in funzione di quello che abbiamo provato – ha aggiunto l’allenatore giallorosso -. Siamo rimasti corti e attenti in linea con quanto le gambe possano rispondere attualmente. I ritmi chiaramente non erano elevatissimi, dal momento che affrontavamo una formazione giovanile. Luciani, come gli altri under, ha dato comunque risposte importanti”.

Luciani in evidenza nella sfida con la Ve Rende (foto Andrea Rosito)

I tifosi storcono un po’ il muso per i tanti giovani in organico e aspettano che la squadra venga rinforzata sul fronte over. Modica chiarisce: “Capisco i tifosi, siamo il Messina, la 13esima città d’Italia, abbiamo una storia, ma i giovani sono la linfa di questo mondo. Chi ha voglia, è vivo, sveglio, per affrontare gli allenamenti e le corse nei boschi, serve come l’esperienza degli elementi più grandi e scafati. Se non sono pieni di entusiasmo nel venire a Messina non ci servono. Compatibilmente con le nostre risorse economiche, abbiamo bisogno di gente che sposi la causa e non possiamo rappresentare un ripiego per nessuno. Stiamo cercando di assemblare una squadra che possa suscitare simpatia ed empatia e ottenere l’applauso attraverso quello che faremo sul campo. Ci proveremo con tutte le nostre forze, siamo sereni anche grazie ad un direttore che lavora 24 ore al giorno”.

Alessandro Calleri

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