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Messina

Modica: “Gran primo tempo ma regaliamo sempre qualcosa. 0-3 duro da spiegare”

Il tecnico del Messina Giacomo Modica è costretto a commentare un ko casalingo inatteso nelle proporzioni, dopo una prima frazione a tratti dominata contro un Foggia cinico e in costante ascesa: “Il primo tempo è stato bellissimo, uno dei migliori dell’anno. Abbiamo creato occasioni e tirato in porta, collezionando nove calci d’angolo in 45 minuti. Abbiamo pagato una sbavatura che è costata il gol ma la situazione che mi disturba di più è che non riusciamo a giocarci le partite in modo normale. Regaliamo sempre qualcosa o qualche uomo all’avversario. Vallo a raccontare a chi non c’era che abbiamo perso 3-0 in casa”. 

Curva Sud
Record di pubblico stagionale con 7mila presenze

I playoff adesso sono distanti quattro punti e all’orizzonte c’è la trasferta a Castellamare sul campo di una Juve Stabia a cui manca soltanto la matematica per celebrare la B ormai acquisita (+9 sul Benevento a cinque giornate dalla fine): “Lo scivolone per metà è colpa nostra ma per metà non è addebitabile a noi. Dobbiamo abbassare le orecchie, rimboccarci le maniche e ripartire per cercare i punti necessari per centrare il nostro obiettivo. Stavamo vivendo un sogno e avremmo potuto fare gioire tutta la gente che è venuta allo stadio per incitarci e aiutarci, in Curva e in Tribuna. Non vedevo da tanto tempo una cornice di pubblico così, neppure con il Catania c’era così tanta gente. Sono dispiaciuto per loro e la squadra, che comunque ci ha messo impegno, applicazione e ritmo”. 

Ragusa
Ragusa e compagni ringraziano il pubblico

Le espulsioni di Manetta e Frisenna, ingenue anche se la seconda è stata fiscale, hanno spento ogni velleità di rimonta: “Abbiamo finito in nove, non è normale anche se ce lo siamo cercati. Poi ci sono altri aspetti che lascio giudicare agli altri anche perché non posso passare sempre per vittimista. Manca l’equità nell’analisi di alcuni episodi chiave. Non c’era nervosismo ma i ragazzi dentro il campo hanno subito delle ingiustizie, come l’ammonizione al primo vero fallo commesso mentre il metro cambia con l’avversario. Non ci fanno incavolare soltanto il rigore eclatante negato, come è accaduto in tante gare, ma i gialli gratuiti. Siamo usciti due o tre volte e ci hanno fermato per un fallo a favore, che si poteva fischiare dopo, dando il vantaggio. Ne ho viste davvero troppe durante questo campionato”.

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