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Messina

Modica: “Credo nei nostri giovani. Il mercato degli attaccanti non è semplice”

Il Messina fa il suo esordio in casa con il Potenza, a fine agosto, con il mercato ancora aperto. Ne è consapevole il tecnico Giacomo Modica: “È un momento particolare, è calcio d’agosto. Inizia il campionato, si vedrà come si è lavorato in ritiro. Loro hanno messo alle spalle l’ultimo torneo e i playout grazie ad un grande tecnico. Noi abbiamo una buona base, vediamo individualmente come i ragazzi hanno metabolizzato il lavoro. Speriamo di reggere e combattere ad armi pari e poi di trovare i pezzi del puzzle che mancano, ovvero la sinergia con la città e il pubblico”. 

Luciani
Luciani in pressione su Marino a Latina: ora sono compagni (foto Paolo Furrer)

Ha grandi responsabilità e un’importante chance il rientrante Pierluca Luciani: “Da lui mi aspetto tanto. Ha sofferto molto, ha molta qualità, come ha dimostrato a Crotone. Ha realizzato quattro gol in otto partite da titolare. Non è più vincolato al Frosinone, quindi deve pedalare il doppio. Anatriello è una seconda punta, possono giocare assieme. Ha grandi qualità anche lui”.

Il reparto offensivo, in attesa di un altro over, ha un’età media inferiore ai 23 anni:Re può ricoprire lo stesso ruolo di Rosafio, che ovviamente è molto più esperto. Lui ha qualità tecniche importanti e non a caso ha firmato un triennale con l’Ascoli prima del prestito. Dovremo aspettarlo perché non lo abbiamo avuto in ritiro. Devo rimetterlo in condizione per dare un contributo sostanzioso”. 

Alessio Re
Alessio Re con la maglia della Recanatese

Dal mercato sono arrivati giovani emergenti mentre per convincere elementi di primo piano occorrono investimenti importanti: “Sono felice di avere preso gente con la pancia vuota, spesso i nomi sono d’ingombro se sono sazi. Tante società hanno investito tantissimo e poi ci sono state delle deluse. Subiamo tanti rifiuti e c’è chi chiede cifre fuori mercato, folli, degne della serie B. Questo non aiuta ma fa parte del gioco, il denaro comanda”. 

L’estate è stata caratterizzata anche da sofferti addii, da Emmausso a Franco: “I modi con cui sono state fatte alcune cose mi hanno disturbato. Però se ci sono sogni e aspettative, di carriera ed economiche, non possiamo opporci. Franco si è allenato bene ed è sempre stato corretto ma sapevamo da tempo che aveva altre attenzioni e la proposta di un biennale. Non ha giocato a Crotone perché non voleva farsi male. Lo ringrazio per il contributo dell’anno scorso e gli auguro ogni bene. È successo anche con Kragl un anno fa”.

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