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Modica: “Bisogna dare risposte ai tifosi. Chi non era con noi per me è fuori”

Il Messina ha conquistato con il Taranto un successo liberatorio. Può riprendere fiato anche il tecnico Giacomo Modica: “Vincere è positivo, anche per l’impegno dei ragazzi. Dobbiamo dare il meglio di noi per onorare la maglia e la città. Per quanto mi riguarda Sciotto ha sempre onorato gli impegni economici ma gli stipendi non sono tutto, ci sono altre dinamiche. Al di là del rispetto delle scadenze, che ad esempio Taranto e Turris non hanno onorato, ci sono altri aspetti che abbiamo pagato molto in questi sette mesi. Si viene giudicati soltanto sui risultati, senza conoscere le reali problematiche”. 

Ndir
Una chiusura di Ndir (foto Fabio Mitidieri)

Disagi organizzativi che l’Acr ha pagato pesantemente sul campo, perdendo sei gare su sette prima di Francavilla: “Fino ad Avellino abbiamo fatto bene, poi ci sono stati alcuni passaggi a vuoto inaccettabili. Se un albero non ha radici però prima o poi si sgretola. Siamo stati in piedi dignitosamente, questa squadra poteva starci in questo campionato ma abbiamo pagato troppe problematiche. E spesso basta un passaparola tra tifosi per alimentare falsità”.

Modica ha parlato a Radio Amore-Radio Zenith dell’atteso ritorno dei tifosi allo stadio con il Cerignola: “Dovremo combattere per onorare la nostra tifoseria. A me dispiace soltanto perchè per la prima volta erano tornati i tifosi e li abbiamo delusi con una pessima prestazione. Li rivedevamo dopo tanto tempo, ci hanno incitato per novanta minuti. È stato un dolore infinito offrire quella prestazione. Almeno con il Taranto si sono rivisti cuore e determinazione. Sono contento per Luciani, è stato bravo Anatriello a servirlo”.

Salvo
Salvo in campo nella ripresa (foto Fabio Mitidieri)

Anche Modica attende conferme alle buone intenzioni già manifestate dal presidente Stefano Alaimo: “Il futuro? Vediamo come si orienterà la nuova proprietà, saranno loro a parlare in modo chiaro e netto a Messina. Siamo qui in attesa di capire se ci sono o meno le condizioni. Sono dispiaciuto soltanto perché Messina è sempre stata uno spettacolo, soprattutto 38 anni fa quando ci giocavo. Ora i giocatori vogliono scappare e i procuratori li spingono verso altre squadre: diventa un problema”.

Anche la sofferta vittoria con il Taranto dimostra che il mercato è fondamentale, a maggior ragione per le partenze già all’orizzonte, anche più della guida tecnica: “Dobbiamo cercare di rafforzare l’organico. Eravamo in 17 con due Primavera, che pure sono da tempo con noi e andavano premiati. Peccato non abbia trovato spazio Mameli. Non c’è più tempo, se vogliamo provare a salvarci mettendo in difficoltà ci sta davanti dobbiamo. Dobbiamo fare un passo per volta, come le formiche. I sei che non erano in trasferta con noi per quanto mi riguarda non torneranno. Speriamo che il Messina faccia qualcosa di importante sul mercato, con me o senza di me”.

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