Il tecnico del Messina Giacomo Modica può celebrare il primo successo stagionale anche se ancora una volta è andato in svantaggio: “Anche con Potenza e Cerignola abbiamo preso gol subito, è la terza volta. C’è forse qualche calo di concentrazione. Dopo la partenza in salita ho visto però una grande reazione. C’è uno spirito di gruppo importante. L’abbiamo portata sul binario giusto dopo il rigore. Fino a quando non ho visto il dito dell’arbitro puntato verso il dischetto non ci credevo. È una prova importante, dopo tre anni magari è cambiato il vento”.
Nella ripresa la squadra ha saputo cambiare marcia, stendendo il Taranto: “L’inizio di secondo tempo è stato davvero bello per determinazione, voglia di combattere e accorciare le distanze, dando velocità alla manovra. I ragazzi sono stati bravissimi, la squadra inizia a piacermi tanto per identità e anima. Ci manca ancora un po’ di sintesi in fase difensiva, dove non si possono perdere riferimenti in area. Commettiamo errori di inesperienza”.
I pugliesi pagano probabilmente la crisi societaria e l’allestimento tardivo della rosa, che pure ha grandi individualità, da Contessa a Giovinco e Varela: “Sulla carta sembrano pari alle nostre qualità e forza ma avevo detto che erano una belva ferita che poteva farci male. L’organico per nomi ha tanta gente che ha fatto la C. Però contano gamba, corsa, il desiderio di arrivare prima sulla palla. Non sempre ce la fai ad offrire subito tutto questo”.
Il Messina piace per coraggio, sfrontatezza e volontà: “È piacevole vederlo giocare, c’è carattere e temperamento. Magari arriveranno altre difficoltà ma siamo insieme soltanto da 40 giorni e sono più che felice perché mettiamo dentro il campo quello che viene provato in settimana. Si applicano costantemente, vorrebbero fare sempre qualcosa in più e ogni tanto eccedono”.