Buona la prima per Maurizio Mirarchi sulla panchina della Waterpolo Despar Messina, vittoriosa nell’anticipo a Prato, dove è maturata la quarta affermazione consecutiva, irradiata peraltro dalle telecamere di RaiSport.
Il neo-coach è parso soddisfatto soltanto fino ad un certo punto, dal momento che la squadra continua al di là dei risultati a mostrare qualche alto e basso di troppo, che al cospetto delle regine del torneo potrebbe pesare parecchio, come dimostra l’inatteso siluramento del suo predecessore, non digerito dall’esigente dirigenza peloritana.
“È stata una settimana travagliata e le ragazze erano ancora frastornate. Abbiamo alternato momenti positivi ad altri meno buoni – ha ammesso il nuovo trainer della Waterpolo – Per questo motivo il giudizio è sospeso anche se cominciare con una vittoria aiuta il morale e fa bene all’autostima del gruppo”.
L’avvio di campionato è stato davvero consistente, in linea con le ambizioni della proprietà ed i patemi delle ultime stagioni sono un lontano ricordo. Mirarchi è però consapevole che la squadra può crescere ancora molto: “Sono qui soltanto da quattro giorni e ci dobbiamo ancora conoscere. Dovremo cementare il rapporto tra tecnico e giocatrici, lavorare reciprocamente, in modo che possano capire cosa chiedo nel dettaglio. Dobbiamo migliorare la “lettura” della partita, perché pecchiamo ancora nel leggere determinate situazioni e nella gestione del vantaggio. Ho già capito dove intervenire. Lavoreremo sull’aspetto mentale e partite come questa ci aiuteranno a migliorare”.
Non sono mancate le lodi per un avversario ostico e dal sicuro avvenire: “Faccio i complimenti a Prato, che è una realtà importante del nostro campionato. Ci ha messo in difficoltà, è una squadra giovane e di prospettiva che ha saputo mettere voglia e determinazione in vasca”.
Da domenica quattro atlete, Rosaria Aiello, Arianna Garibotti, Federica Radicchi e Loredana Sparano, parteciperanno ad un collegiale della Nazionale Italiana che si svolgerà ad Avezzano dal 2 al 5 novembre. Da loro Mirarchi si attende molto: “Le giocatrici più esperte, ed ovviamente le Nazionali, devono essere un esempio per le ragazze più giovani. Un’atleta che vanta simili esperienze deve rappresentare un punto di riferimento anche per la società”.
Chiosa finale, meritatissima, per l’olimpionica Silvia Bosurgi, capace di rimettersi in gioco ancora una volta, incidendo peraltro in modo decisivo: “È un’atleta inossidabile – ha rimarcato il nuovo allenatore della Despar Messina – Una ragazza di 35 anni con due figlie, che si allena con una serietà incredibile. È un esempio per le compagne ma ritengo anche per le squadre avversarie”. Anche dal suo apporto e dalla sua esperienza passerà il progetto di crescita della Waterpolo, che vuole continuare a stupire.