Non usa giri di parole il tecnico in seconda del Messina Maurizio Miranda per commentare la pesante sconfitta con il Cerignola, la sesta nelle ultime sette gare: “C’è rammarico, ci aspettavamo una prestazione diversa da parte di alcuni giocatori, anche se avete visto un po’ di turnover nel primo tempo. Non è facile lavorare con tanti giocatori che sono quasi pronti ad andare via perché non vogliono rimanere. Abbiamo cercato di ricompattare l’ambiente per giocarcela, anche grazie al ritorno dei tifosi e all’avvento della nuova proprietà“.
Non è bastato provare a toccare le corde della motivazione: “Questo non è il Messina che meritano i messinesi, lo dico con il cuore in mano. Mi vergogno della prestazione perché tengo molto a questi colori, ho dato la mia vita per questa maglia. È la realtà dei fatti, che avete visto. Sono deluso anche a nome del mister, che in settimana ha riportato l’esempio fondamentale di Liam Brady, che dopo il mancato rinnovo del contratto con la Juventus è andato a battere e segnare un calcio di rigore al 90esimo (a Catanzaro, decisivo per lo scudetto dei bianconeri, ndr). Abbiamo lavorato sulla mente di questi ragazzi in settimana ma non è bastato. Mi sarei aspettato più entusiasmo ma non siamo riusciti a fare quello che dovevamo. Molti giocatori avevano la testa da un’altra parte. Adesso la società che subentra è giusto che faccia le sue valutazioni su tutto, anche sul mister, e sulle reali possibilità di salvezza di quest’organico“.
Si ripetono i consueti svarioni difensivi, una costante che rendono il Messina la seconda peggiore retroguardia del girone con ben 36 gol al passivo dopo 21 giornate: “Un giocatore ha il dovere di rispettare la maglia che indossa e la società che lo paga. Se andate a rivedere i gol che abbiamo preso vedrete che commettiamo sempre gli stessi errori perché non c’è la mente serena. Ci si dovrà lavorare ancora nonostante i nostri tentativi. Non è la squadra che abbiamo visto ad inizio campionato. Modica ha sempre difeso questi giocatori ma si aspettava qualcosa in più dal gruppo, anche oggi tutte le scelte sono state dettate da lui. Ci aspettavamo una reazione da parte di alcuni ragazzi ma non è arrivata. Sono così arrabbiato che chi deve fare andare via lo terrei qui bloccato: conoscendo Massimino avrebbe fatto così. Petrungaro? Non si è allenato bene in settimana. Magari inconsciamente hanno avuto una giornata storta. Il mister ha cercato di fare giocare tutti anche per responsabilizzarli, nelle prossime ore parlerà anche lui”.