È stato il capitano di quel Parma che dalla serie cadetta giunse sino ai vertici del calcio europeo, mettendo in bacheca una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa e una Supercoppa Europea. Lorenzo Minotti, ormai da tanti anni apprezzato commentatore di Sky Sport, presente a Messina per la trasmissione “Calciomercato-L’Originale”, ha apprezzato i luoghi visitati e le bellezze del territorio, rispolverando qualche vecchio ricordo.
“Per me è stato un piacere tornare da queste parti dove mancavo da molto tempo. Ho tanti ricordi di Messina legati a quando giocavo nel Parma, gli ultimi anni di B sono venuto spesso al “Celeste”. E poi scoperto una città veramente bella che non avevo mai visitato così a fondo, con spiagge meravigliose. Abbiamo trascorso delle giornate davvero intense, ne valeva la pena”.
Nel 1990 il difensore realizzò un gol importante per i ducali al “Celeste”, aprendo le marcature di una sfida terminata 1-1 (pareggio di Protti). Battendo la settimana dopo la Reggiana il Parma raggiunse per la prima volta nella sua storia la promozione in A, iniziando la sua incredibile cavalcata verso i tanti successi. “Nelle prime due stagioni a Parma gli obiettivi erano diversi, in quell’anno ci trovammo invece a sorpresa a lottare per il campionato e la gara di Messina fu fondamentale per quella conquista. Un campo difficile, dove segnai quel gol che alla fine fu importante. Da lì partì la storia del Parma di Nevio Scala. In poco tempo passammo dal giocare in B ad essere protagonisti in Europa, avventura che nessuno di noi poteva immaginare”.
Una favola che in un calcio caratterizzato dalla prepotente irruzione degli arabi sul mercato sembra difficilmente replicabile al giorno d’oggi. “Il calcio dalla fine degli anni Novanta è cambiato notevolmente e il divario economico che si è creato tra i club più importanti e le altre ha creato un solco che non consente sorprese del genere. L’Atalanta ha ultimamente vissuto stagioni importanti, disputando le coppe europee, ma non dimentichiamo che quel Parma giocò tre finali europee e vinse tre trofei continentali, conquistando pure la Coppa Italia e disputando altre finali, cosa che adesso è impensabile, data l’egemonia di quei 6-7 club da cui è difficile scostarsi”.
Infine, il pronostico di Minotti sulla prossima Serie A, dopo il trionfo del Napoli: “Sarà un campionato molto incerto, difficile dare un favorito. Il Napoli parte da campione in carica, ma con l’incognita di aver cambiato la guida tecnica (Garcia per Spalletti, ndr). Tutte le altre squadre sono alla ricerca di un’identità, vedi Inter, Juventus, Milan, Roma e Lazio. Bisognerà vedere chi troverà l’empatia giusta, magari squadre che non hanno la rosa migliore potrebbero lottare per vincere questo scudetto dato che non c’è un padrone assoluto”.