Manuel Milinkovic ha chiuso i conti nel finale, ma il successo del Messina sul Taranto non è mai stato davvero in discussione: “Sono contento per il gol, anche se potevo segnare pure prima. Secondo me è più bello comunque il colpo di tacco di Anastasi. Abbiamo disputato una grande partita, siamo entrati bene in campo e si è visto da subito. Realizzare due reti in pochi minuti è stato bello da vedere, da fuori ma anche dal campo. Ero entusiasta di vedere giocare così i miei compagni e questo mi ha caricato ancora di più, volevo fare bene anche per ripagare loro”.
I tre punti consentono di ampliare il margine sulla zona play-out, anche se cinque delle ultime otto gare i peloritani le giocheranno in trasferta: “Abbiamo offerto una grande prestazione e vinto uno scontro diretto in casa. Dobbiamo continuare a lavorare duro e proseguire su questa strada. Dobbiamo raccogliere quanti più punti possibili, anche fuori casa. Non possiamo sempre fare affidamento solo sulle gare casalinghe. Adesso abbiamo un test molto difficile a Matera, dovremo provarci anche lì”.
L’impiego del trequartista sembra la panacea di tutti i mali. “Con questo modulo posso attaccare di più la profondità. Anastasi fa un ottimo lavoro e di testa prende quasi tutti i palloni, servendomi con continuità. Anche quando sbaglio quindi ho sempre un’occasione per riscattarmi. Con questo schieramento ho tante occasioni per fare gol e sono anche più vicino al mio compagno di reparto. Mi sembra insomma la soluzione ideale”.
Fondamentale si è rivelato il rapporto speciale con Cristiano Lucarelli: “Il mister ha sempre creduto in me e mi è stato vicino. Lo devo solo ringraziare. Per questo mi alleno sempre al mille per mille. I tifosi mi hanno criticato dopo il pallone non passato a Foresta nel derby con il Catania, però sono cose che succedono, al di là dell’errore. Con questo gol ho risposto un po’ alle critiche che ho subito nelle ultime settimane”.
Il mercato resta invece un argomento tabù per il franco-serbo, che in Italia aveva cambiato troppo spesso squadra in serie B, transitando in pochi mesi da Salerno, Terni e Lanciano. “Del prossimo anno non voglio parlare. Preferisco pensare solo al Messina e alla salvezza. Voglio fare il massimo per il mister e i miei compagni. Poi penserò al Genoa, che è proprietario del mio cartellino”.
Manca soltanto il colpo in trasferta, per archiviare in anticipo la pratica salvezza. “Questo successo è una svolta ma avevamo giocato bene anche con Monopoli e Casertana. Stiamo acquisendo altra fiducia e sono convinto che se continueremo a giocare così ci salveremo. Non si deve mollare adesso, bisogna mantenere lo stesso atteggiamento”.