Il finale di campionato non ha regalato certo particolari sussulti al Messina, capace comunque di bloccare in successione avversari sicuramente più motivati, come Lecce, Akragas e Casertana appunto. Tra le note più liete di questo scorcio conclusivo di stagione c’è sicuramente il difensore Francesco Mileto, che alla settima apparizione in giallorosso ha confermato le sensazioni positive delle precedenti uscite firmando anche la rete che è valsa il 44esimo punto stagionale, fondamentale in chiave qualificazione alla Tim Cup.
“Realizzare il mio primo gol tra i professionisti sotto la Curva Sud ha rappresentato un’emozione incredibile. È sicuramente il miglior modo per sbloccarsi. Sul calcio d’angolo battuto da Carmine Giorgione, la loro difesa è stata letteralmente scavalcata e la palla si è abbassata proprio sul mio piede: non dovevo fare altro che buttarla dentro!”.
Il calciatore napoletano aveva già avuto la grande soddisfazione di esordire in B con la Juve Stabia e l’anno scorso era stato protagonista a Siena, conquistando la promozione tra i professionisti e siglando anche un’altra rete a fronte di 15 presenze complessive. Nella sala stampa del “Franco Scoglio” ha spiegato così la metamorfosi della sua squadra nei secondi 45 minuti: “Dopo l’intervallo siamo rientrati in campo con un altro spirito. Nel primo tempo abbiamo studiato un po’ l’avversario e ci siamo concentrati più sulla fase difensiva. Nella ripresa abbiamo attaccato per recuperare lo svantaggio e si è visto subito”.
La Casertana proverà al pari di Foggia e Lecce a raggiungere il Benevento in B nell’articolata appendice dei play-off. L’Ancona quarto nel girone B ha d’altronde appena 50 punti all’attivo, dieci in meno dei rossoblu, e anche l’Alessandria nel concentramento più settentrionale non è andata oltre quota 57. I campani, adesso a 60, proveranno a sfruttare le qualità del loro attacco, che ha siglato ben 48 gol: “Loro davanti hanno giocatori molto bravi ma noi eravamo comunque molto attenti e abbiamo offerto un’ottima prestazione contro un avversario di spessore”.
In avvio però davvero eccessivo lo spazio concesso a Mancosu: “Sul gol lui purtroppo era il sesto uomo e qualcosa non ha funzionato a dovere in fase di marcatura. Non sapevamo chi doveva prenderlo e lo abbiamo perso: ha saltato da solo e ci ha punito. Dovremo essere più attenti in futuro in situazioni simili”. Anche uno svarione può essere utile per crescere e Mileto è insieme a Giorgione e Martinelli una delle poche certezze di un Messina che ha vincolato con contratti pluriennali soltanto alcuni dei protagonisti di questa positiva annata.