La sosta pasquale consente al Milazzo di rifiatare. La squadra di Antonio Venuto ricarica le pile in vista delle ultime quattro sfide di campionato che risulteranno decisive per l’eventuale raggiungimento dei playoff. Poco da obiettare sin qui sul cammino dei mamertini: l’ultima sconfitta risale a fine novembre, quando la capolista Enna passò al “Marco Salmeri” con un perentorio 3-1. Da quel pomeriggio i rossoblù hanno inanellato ben quattordici risultati utili consecutivi, quasi un intero girone.
Un dato di tutto rispetto, se si pensa all’equilibrio che regna in un torneo in cui le partite molto spesso sono decise dagli episodi. Se questi non hanno voltato le spalle a La Spada e compagni evidentemente il Milazzo è una squadra vera, che lotta fino alla fine su ogni pallone, non accettando facilmente un risultato negativo. Il prossimo 6 aprile il Milazzo dovrà rendere visita proprio all’Enna, prima delle altre due trasferte con Leonfortese e Imesi Atletico Catania, con nel mezzo la sfida interna con il RoccAcquedolcese. Calendario pieno di insidie per i mamertini, che per Marco Trimboli hanno tutte le carte in regola per poter ambire ancora ai playoff.
“È il nostro obiettivo e lotteremo fino alla fine per ottenerlo. Sappiamo che non sarà facile: avremo un calendario tosto e ricco di insidie, affronteremo squadre che fino alla fine che lotteranno per qualcosa, ma è tipico del campionato di Eccellenza. Già lo scorso anno è stato tutto in bilico fino al termine: noi siamo quarti e se i playoff si giocheranno saremo pronti. Viviamo un ottimo momento, conquistare tutti questi risultati positivi non è facile, soprattutto in un torneo così equilibrato”.
Per Trimboli la lunga sosta non spezzerà il ritmo della squadra: “Quando una squadra viene da una serie di risultati positivi come noi si pensa che una sosta così lunga non possa giovare, anzi che possa essere controproducente. Io invece credo che sia sempre importante rifiatare e ricaricare le pile perché sotto l’aspetto mentale quando le cose vanno bene ti alleni con maggiore leggerezza, ma alla fine qualcosa per strada lo lasci sempre. Inoltre ci consente di analizzare certe situazioni in cui bisogna migliorare, perché c’è sempre da lavorare e da studiare. Non ci sentiamo perfetti soltanto perché non perdiamo da novembre. Siamo una squadra consapevole dei propri mezzi e potenzialità”.
Per Trimboli il Milazzo è sempre più a immagine e somiglianza di Antonio Venuto: “È un tecnico che ti trasmette molto sotto l’aspetto emotivo, ti dà una grossa carica e questo ci ha permesso di vincere partite importanti in trasferta, come a Gela o Paternò. Conosce la categoria, sa che per venire a capo di certe partite bisogna lottare su ogni palla come se fosse l’ultima. Come allenatore non si può discutere, ha allenato in categorie più importanti e poi si trova in un ambiente a cui tiene molto. I tifosi sono fantastici con noi, non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto anche in trasferta: c’è stato qualche mugugno iniziale ma era dovuto più che altro a qualche risultato negativo di troppo nelle prime giornate. Ad inizio stagione abbiamo faticato un po’, ma con il lavoro e gli innesti arrivati nel mercato di dicembre la situazione è migliorata”.