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Milazzo, che tegola. Frisenda: “Probabile un lungo stop. Dispiace, ero al massimo”

Con 14 punti in otto gare disputate il Milazzo si è stabilizzato nella griglia playoff del campionato d’Eccellenza, dopo aver giocato una lunga serie di sfide al vertice, concluse con la vittoria per 1-0 sullo Scordia. Parliamo della gara e non solo con Rino Frisenda, attaccante rossoblu classe ’79 ed autore del gol-partita.

Rino Frisenda (foto Calogero Germanà)

Rino, partiamo subito dalla partita di domenica. Il tuo gol è valso tre punti importanti, specie perché ai danni di un organico dal peso simile a quello vostro. Il vero sprint milazzese è appena cominciato ? “Stiamo facendo un buon campionato, speriamo che sia davvero il momento adatto per raggiungere la migliore condizione. Al di là delle tre partite precedenti a questa stiamo facendo la nostra ottima figura, siamo in alta classifica e speriamo di continuare ad esserci. Sono molto contento per il gol, è arrivato nel periodo migliore per la mia condizione fisica”.

Avete raggiunto la griglia playoff e l’inverno vi da l’occasione di rilanciare. Passate tutte le partite di cartello il calendario si preannuncia infatti in discesa. Da queste 7 gare, di cui 4 interne, bisogna passare la soglia dei 30-32 punti ? “Non è possibile fare dei calcoli attendibili, ma è sicuro che giocheremo ovunque per vincerle tutte, o quasi. Come dicevi non abbiamo avuto un calendario agevole ed è stato importante misurarsi con squadre di grande qualità, che fin da subito si sono avvinghiate in testa alla graduatoria. Ora abbiamo l’occasione per dare un’accelerata importante”.

E’ stato un peccato vederti uscire malconcio dal campo. Hai già notizie su questo infortunio ? “Purtroppo le prime notizie non sono rassicuranti. Ieri ho fatto una risonanza, ma già i primi raggi X, risalenti a pochi minuti dopo la partita, evidenziavano una lussazione all’acromion omerale. Se ciò verrà confermato sono compromessi i legamenti e sarà necessario uno stop dai 3 ai 4 mesi. Dispiace soprattutto perché ero davvero al massimo, anche la doppietta siglata in Coppa lo dimostra. Non è la prima volta che un infortunio inaspettato mi allontana dall’apice e sarà ora tempo di pensare a guarire nel miglior modo possibile”.

Rino Frisenda in posa con la sciarpa del Milazzo

Il vostro gioco vi consente di subìre poco, portando a casa risultati importanti senza sforzi eccessivi. Una squadra che schiera comunque Camarda, te e Dama punta molto in fase offensiva ed in futuro può garantire ben più delle sette reti che avete segnato. “Abbiamo un buon potenziale offensivo e magari, in futuro, potremmo segnare anche di più. Dovessimo pur vincere solo per 1-0 non sarebbe necessario lamentarsi e cercare di strafare. Il campionato non è per niente facile, regna un grande equilibrio e, essendo soddisfatti di ciò che abbiamo fatto, vogliamo continuare così”.

Parliamo della Coppa. L’accesso ai quarti di finale, dopo il 3-2 sulla Castelbuonese vi spinge a guardare avanti. Come altre messinesi negli scorsi anni volete pensare che le fasi nazionali siano più che una scommessa? “Provarci è giusto, in fin dei conti la Coppa presenta meno gare rispetto al campionato. Siamo arrivati ai quarti, aspettiamo di sapere quale avversario la sorte sceglierà per noi e il trofeo rientra pienamente nel nostro programma di lavoro”.

I tifosi del Milazzo

Prima accennavamo agli scontri diretti che hai vissuto. Il campionato è difficile ed alcune, tra quelle avversarie, lottano per il posto “e mezzo” disponibile in serie D. Quale squadra è secondo te la più temibile ed in quale reparto? “Probabilmente il Siracusa ha qualcosa più di tutte le altre, però anche squadre come il Vittoria, che a detta di molti sarebbe una sorpresa, hanno un organico costruito per disputare un campionato di vertice. Sono queste due, a mio parere, le favorite, ma il campionato è molto agguerrito e non sono in poche ad avere ambizioni fondate”.

Guardiamo oltre questa stagione. Milazzo è tornata a pensare in grande e varie forze si sono unite per voi. Fate parte di questo sodalizio perché l’obiettivo di lungo termine è far emergere la città del Capo ? “Il nostro dovere morale è quello di fare un grandissimo campionato. Siamo partiti per questo, di certo non per la salvezza e l’importante sarà arrivare tra le prime cinque. Il resto sarà da vedere alla fine, analizzando prestazioni e piazzamento finale”.

Enzo Cartaregia

Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima. Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro

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