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Milazzo, Rufini: “Saranno decisivi gli scontri diretti. Col Taormina un incidente di percorso”

Diciotto punti conquistati sui ventiquattro a disposizione in campionato e la qualificazione alle semifinali di Coppa, con l’unico neo rappresentato dal ko interno inferto dallo Sporting Taormina. La cura Danilo Rufini sta portando gli effetti sperati al Milazzo, che quest’anno è stato chiamato a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Eccellenza. Atterrato nella città del Capo lo scorso 18 ottobre, Rufini ha ingaggiato una sfida non facile, cioè quella di mettere sui giusti binari una squadra partita con progetti ambiziosi, ma incappata in qualche risultato negativo di troppo.

Danilo Rufini
Otto successi e due sconfitte per il Milazzo sotto la gestione di Danilo Rufini

Nonostante tutto la società non comunque ha gettato la spugna, sfruttando la finestra di questo mercato invernale per mettere a disposizione del tecnico uomini di esperienza come Ingrassia e Matinella: “Stiamo parlando di giocatori pronti, soprattutto l’acquisto di Ingrassia era necessario dopo la cessione di Fagone. Dietro c’era una lacuna numerica così l’arrivo di Matinella è stato provvidenziale – ha commentato il tecnico -.  Cordisco invece ha completato un reparto già di gran livello dando quel tocco di qualità in più, dato anche che un giocatore con le sue caratteristiche mancava un po’ al nostro centrocampo. Dovendo lottare su due fronti, vale a dire campionato e coppa, è importante avere anche delle varianti”.

Il successo di Torregrotta ha confermato la sensazione che la sconfitta di due settimane fa contro lo Sporting Taormina sia stato solo un incidente di percorso, ma su questo lo stesso Rufini nutriva pochi dubbi: “Gare come quelle di Torregrotta sono le più insidiose, perché se non vengono affrontate con il piglio giusto rischi di complicarti la vita nonostante tutti ti diano per favorito e quindi hai tutto da perdere. Siamo stati bravi ad affrontarla con la giusta intensità e a chiuderla già nel primo tempo. Dispiace per gli infortuni a Cordisco e Raia che ci hanno un po’ guastato la giornata positiva. Domenica mi sono seduto per la decima volta sulla panchina del Milazzo ottenendo otto successi. La sconfitta con lo Sporting Taormina – continua – ha rappresentato un incidente che ci deve far riflettere, ma pur sempre di un incidente si è trattato.

Milazzo-Reala Avola (foto Formica)
Il Milazzo è quarto in classifica a -7 dalla vetta

Credo che in quella partita non siano andate bene solo il risultato e alcune situazione tecnico-tattiche che abbiamo corretto, ma ritengo la prestazione sia stata comunque positiva e meritevole dei tre punti. Abbiamo subito solo due tiri, uno su calcio piazzato e l’altro in occasione del gran gol di Famà, episodi che abbiamo pagato a caro prezzo”.

Guardando più in là, la capolista Sant’Agata sta procedendo nel suo cammino ad un ritmo forsennato, ma Rufini non alza bandiera bianca: “Il Sant’Agata merita solo complimenti per quello che sta facendo, ma il campionato è ancora tutto da scrivere. Mai come quest’anno saranno decisivi gli scontri diretti, perché lì davanti c’è molta bagarre e una vittoria contro una diretta concorrente può valere doppio. Poi ci sono i turni intermedi dove puoi perdere punti o li puoi guadagnare, starà a noi essere bravi a perderne il meno possibile soprattutto in prossimità degli scontri diretti. Credo – commenta – che il primo posto non sia un discorso chiuso per noi, così come non lo è per squadre come Acireale, Pedara San Pio X Palazzolo”.

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