Sarà la classica partita che vale doppio quella che la Polisportiva Gioiosa affronterà domenica nel campo dell’Aci Sant’Antonio, formazione impelagata in zona play-out e alla disperata ricerca di punti. Dal canto suo la formazione biancogranata non ha nessuna voglia di scalfire l’ottimo rendimento esterno avuto sin qui, ma anche di ritrovare il successo che manca dal 7 dicembre, dalla vittoria in casa del Real Siracusa Belvedere. Al momento la classifica sorride ai ragazzi di mister Silvestri, che navigano a +6 sulla zona play-out ma con la consapevolezza di entrare nel momento del clou della stagione, in cui il pallone pesa di più. Nei prossimi quaranta giorni il Gioiosa ospiterà poi Leonfortese, Rosmarino, Leonzio e Jonica e farà visita al Milazzo capolista e al Mazzarrone, altra squadra impelagata nei bassi fondi della classifica.
È però corretto guardare partita dopo partita, così come fa il direttore sportivo del Gioiosa Salvatore Migliosini, per cui al momento conta soltanto la gara con l’Aci Sant’Antonio: “Sono stati costruiti per disputare un campionato diverso. Anzi la squadra di inizio stagione per me era potenzialmente da zona playoff. Poi hanno avuto delle vicissitudini e sono stati costretti a cambiare volto, ma rimangono un avversario temibile. Sicuramente cercheranno di sfruttare il fattore campo: dopo tutto le salvezze si costruiscono in casa anche se è un discorso vecchio come il mondo. Noi però siamo consapevoli di giocarci molto, la classifica al momento ci sorride ma ci sono ancora tante partite da giocare. Affronteremo tanti scontri diretti e quindi dobbiamo restare uniti per non vanificare il grande lavoro svolto sin qui”.
Al contrario di quello che si possa pensare, il Gioiosa sta costruendo la propria fortuna lontano dal “Vasi”, elemento davvero inedito per una matricola: “Sicuramente in trasferta riusciamo a trovare spazi maggiori rispetto alle gare casalinghe in cui i nostri avversari tendono a chiudersi, ma sarebbe sbagliato dire che fuori casa tendiamo a giocare puntando su difesa e contropiede. Il mister ha lavorato molto per impartire ai ragazzi una certa mentalità, per mostrare principi e idee di gioco in ogni occasione, anche in trasferta. Spesso ci sono mancate un po’ di attenzione e fortuna e in alcune partite abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Mostriamo sempre la voglia di lottare e non mollare mai. In tanti casi i ragazzi sono stati commoventi per la voglia di non rassegnarsi anche quando tutto sembrava perso: l’ultimo caso lampante è la rimonta di Avola, credo che lì gli unici a crederci fossero loro”.
Migliosini infine traccia un bilancio della prima storica stagione del Gioiosa in Eccellenza: “Con il passare delle settimane siamo intervenuti sul mercato portando giocatori di grande esperienza come Paterniti e Franzino. Loro hanno aiutato il gruppo a crescere e maturare, ma credo che non sia cresciuta soltanto la squadra ma tutta la struttura attorno a essa. Nessuno dei dirigenti, compreso il sottoscritto, si era mai confrontato con una realtà come il campionato di Eccellenza. Siamo una matricola in tutto e per tutto, ogni giorno per noi rappresenta una sfida inedita da cui imparare qualcosa di nuovo. Ci stiamo impegnando per poter raggiungere un obiettivo storico per l’intera comunità di Gioiosa”.