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Metamorfosi Messina. Raciti e il mercato hanno cambiato volto alla squadra

Dopo dieci sconfitte esterne consecutive, con appena un gol all’attivo, il Messina è riuscito ad interrompere un autentico incubo a Viterbo, in uno scontro diretto per la salvezza, realizzando tre reti in un solo tempo e cogliendo una vittoria che vale doppio in termini di classifica e di morale. Un successo che coincide con il sorpasso su una Fidelis Andria in grande difficoltà, andata sotto di due reti dopo appena sette minuti di gioco a Cerignola, e l’aggancio ad una Viterbese che adesso si interroga sulla bontà della rivoluzione invernale.

Acr Messina
Il Messina fa festa a Viterbo (foto Paolo Furrer)

Il club laziale ha già effettuato sette acquisti sul mercato ma ha avuto il grande torto di puntare su elementi che saranno abili e arruolabili soltanto tra qualche settimana, a differenza di un Messina che ha ottenuto subito il massimo da Kragl e Perez, incontenibili, e Ferrara, che ha contribuito a dare maggiore equilibrio ad una difesa spesso finita sul banco degli imputati. Come un anno prima con Piovaccari, sottratto alla Paganese, il Messina ha poi firmato un piccolo capolavoro strappando l’esperto Fumagalli proprio alla Viterbese.

L’ultimo beffardo incrocio di mercato riguarda poi Riggio, affiancato al Messina ma ritenuto incedibile dai gialloblu, e protagonista in negativo con lo svarione che ha favorito il ritorno al gol di Catania. C’era molta curiosità sui nuovi arrivi in casa Acr, che hanno contribuito insieme al tecnico Ezio Raciti a cancellare di colpo mesi di negatività e depressione, propiziando un inatteso e per certi versi impronosticabile entusiasmo. Adesso la doppia sfida casalinga con Avellino e Catanzaro, sulla carta proibitiva, ma già un anno fa la stagione di Fofana e compagni cambiò con le imprese contro Palermo e Bari, colte tra l’altro in trasferta.

Raciti
La soddisfazione di Raciti in panchina (foto Paolo Furrer)

A Viterbo nel primo tempo sono emerse vecchie lacune, con alcune imprecisioni difensive che sarebbero potute costare caro. Ma nella ripresa il Messina ha subito cambiato marcia e dopo il conforto della rete, che mancava lontano dal “Franco Scoglio” da ben quattro mesi, i laziali si sono sciolti come neve al sole, perdendo certezze, ritrovate da un Messina che finalmente non ha puntato più sul minutaggio e sui giovani, ma sull’esperienza di Fumagalli (decisivo nel primo tempo), Kragl (autore subito di un’autentica perla) e Perez (che ha fatto a sportellate con chiunque, mantenendo possessi determinanti).

A stupire la personalità e la voglia di vincere mostrate da tutto il gruppo, che evidentemente aveva bisogno di una scossa propiziata come un anno fa da Raciti, il tecnico più sottovalutato della gestione Sciotto. Al netto dei meriti che tanti osservatori dividono con il vice Cinelli, è un dato di fatto che tanti elementi in precedenza poco appariscenti hanno ritrovato subito fiducia, smalto e caparbietà. In fondo anche i giudizi sul mercato condotto da Christian Argurio sono stati poi riscritti in corso d’opera, con l’esplosione di Gonçalves, Marginean e Damian. Al netto degli innegabili errori commessi da Marcello Pitino, l’auspicio è che l’inversione di tendenza possa essere duratura, riconoscendo al successore meriti postumi per alcune scelte estive.

Berto, Perez, Fumagalli, Mallamo e Trasciani
Berto, Perez, Fumagalli, Mallamo e Trasciani (foto Paolo Furrer)

Il nuovo direttore sportivo Pasquale Logiudice è riuscito a cambiare volto alla squadra con un innesto per reparto. Nelle prossime ore è previsto un nuovo vertice di mercato con la proprietà, anche se la priorità è sfoltire una rosa troppo numerosa (27 elementi, a fronte dei 24 impiegabili). Uno dei tre portieri finirà fuori lista a fine mese se non sarà ceduto in precedenza, in attacco Ngombo – relegato al ruolo di quarta punta centrale – è in uscita. L’emergenza sulle corsie esterne potrebbe essere attenuata dal rientro in gruppo di Fazzi, che non sembra destinato a partire. Il club dovrebbe continuare a puntare anche su Napoletano, non convocato per un problema muscolare. La nuova priorità in entrata sarà rappresentata da un centrale da difesa.

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