Il digiuno di vittorie dura ormai da quattro gare, nelle quali sono maturati appena tre punti e per il Messina la trasferta di Martina Franca è diventata un appuntamento chiave. Al “Tursi”, dopo il turbolento post partita della gara con l’Aversa Normanna ed una settimana trascorsa in silenzio per cercare di ritrovare la serenità perduta, la squadra di Grassadonia sa di non poter fallire. C’è il precedente positivo di Reggio Calabria, quando al “Granillo” i peloritani ottennero – pur senza brillare – l’intera posta in palio dopo che la società aveva disposto il silenzio stampa proprio per trovare la concentrazione massima in vista di un match particolarmente sentito da piazza e tifoseria.
Non mancano le sorprese della ultima ora. Tra i diciotto convocati, oltre ai lungodegenti Marin ed Enrico Pepe, non ci sono nemmeno Stefani, Damonte e Stampa, fermati – ha reso noto la società – da problemi di natura muscolare, e Bortoli, alle prese con un’infiammazione al ginocchio. Tutte assenze, comunicate prima della partenza per la Puglia, che privano il tecnico di importanti pedine in difesa e sulla linea mediana.
Nel pacchetto arretrato rientra però Altobello. L’ex barese, superato l’infortunio, affiancherà in mezzo Silvestri, con Benvenga e Donnarumma sulle fasce. A centrocampo il quartetto pressoché obbligato dovrebbe essere quello composto da Bucolo, Nigro, Vincenzo Pepe ed Izzillo. In avanti c’è il solito dubbio legato a Bjelanovic. Il croato potrebbe concedere un turno di riposo a Corona ed agire accanto ad Orlando per andare a caccia del primo gol in giallorosso e di una rete su azione che al Messina manca in generale da oltre un mese.
Non sono escluse, comunque, ulteriori variazioni. Grassadonia potrà fare affidamento anche su Lagomarsini, ormai relegato al ruolo di “dodicesimo”, Cane, De Bode – già lanciato nella mischia nel finale contro l’Aversa Normanna –, sulla verve di Bonanno e Paez, rimasto sul cubo dei cambi domenica scorsa, o su Gaeta, autentico “alter ego” di Corona e Bjelanovic, sia per caratteristiche tecniche che fisiche.
Il Martina è reduce da due sconfitte consecutive, arrivate dopo una serie di quattro risultati utili, e deve fare i conti con il caso Amodio. L’assenza del centrocampista ex Lecce, ufficialmente fuori per problemi familiari, priva il tecnico Ciullo di una pedina fondamentale. Il confronto tra tifosi, società e squadra, per provare ad uscire dalla difficile situazione di classifica – i pugliesi sono a quota 10, a quattro lunghezze dai giallorossi – ha tenuto banco in settimana.
Se la famiglia Lo Monaco non ha mai nascosto i suoi malumori per gli insufficienti ricavi ottenuti in riva allo Stretto, parimenti non sarebbe più florida la situazione del Martina, reduce al pari dell’Aversa Normanna da un ripescaggio estivo, che ha consentito di cancellare l’amarezza per la retrocessione maturata prima dell’estate proprio dopo il ko del San Filippo che consegnò invece il primato al Messina. A dirigere il match, con calcio d’inizio fissato nell’insolito orario delle 18 domenicali, sarà Lorenzo Maggioni di Lecco, che il 19 maggio 2013 arbitrò Messina-Ischia 1-1, valida per la Poule Scudetto di Serie D. Risultato che consentì ai campani di passare il turno.
Questa la lista completa dei 18 convocati del Messina: Altobello, Benvenga, Bjelanovic, Bonanno, Bucolo, Cane, Corona, De Bode, Donnarumma, Gaeta, Iuliano, Izzillo, Lagomarsini, Nigro, Orlando, Paez, Pepe V., Silvestri.