La sfida di domenica con la Sancataldese può valere all’Acr Messina la salvezza con un turno d’anticipo. Un obiettivo che i giallorossi centrerebbero anche con un pari. Tutti relativi al campionato di Serie D i pochi precedenti tra le due formazioni. Nel Cnd edizione 1995-96, protagonista l’allora AS Messina, al “Celeste” finì 1-1. Il 24 settembre 1995 furono il rigore di Pazzaglia al 2′ e il centro di Torregrossa all’85’ a determinare il pareggio. Altro segno “X” nel 1996-97, quando il match, valevole per la settima giornata di ritorno, si concluse a reti inviolate. Una stagione nella quale la Sancataldese fece analogo risultato contro la Peloro. Per l’As Messina arrivò poi la definitiva scomparsa.
Nel 1997-98 l’unico successo, sin qui, di marca peloritana. Il 6 ottobre 1997 la squadra allenata da Pietro Ruisi, che conquistò la promozione tra i professionisti dopo una splendida cavalcata, prevalse di misura grazie al gol di Angelo Zottoli, autore dell’1-0 al 23′. Al termine del torneo ben 74 i punti ottenuti dall’Fc Messina, utili a festeggiare il salto in C2. Negativo l’esito del confronto della passata stagione, giocato il 3 dicembre 2017, quando la Sancataldese piazzò il colpo e vinse per 2-1 al “Franco Scoglio”, mettendo fine a una striscia di cinque risultati utili collezionati dall’Acr. Per gli ospiti a segno Zappalà (ora al Messina) dopo 10′ e Carrozzo, al 47′, rendendo vano il gol di Dezai (83′).