Calcio

Messina, tutto tace in attesa dei passi indietro. Logiudice in lizza come ds

Cinque sconfitte consecutive, un solo punto in sette gare, seconda peggiore difesa del torneo dopo la deludente Turris, che pure ha vinto a Messina a fine novembre, e peggiore attacco del girone a pari merito con la neopromossa Gelbison, che però ha dodici punti in più e da domenica ha cambiato stadio: d’ora in poi giocherà al “Raffaele Guariglia” di Agropoli e non più al “Marcello Torre” di Pagani. La squadra non reagisce sul campo e la delicata trasferta di Crotone non induce all’ottimismo, in vista di un girone di ritorno in cui Fofana e compagni affronteranno lontano dal “Franco Scoglio” quasi tutte le rivali per la salvezza.

Il tecnico del Messina Gaetano Auteri (foto Paolo Furrer)

A sconfortare è soprattutto l’assenza di una reazione, forse impossibile senza uno scossone che spesso nel calcio viene indotto da un cambio tecnico o dirigenziale. L’accordo biennale siglato in estate con il tecnico Gaetano Auteri ha convinto la proprietà a rinnovargli la fiducia a più riprese. Il presidente Pietro Sciotto preferirebbe un passo indietro del direttore sportivo Marcello Pitino e dell’allenatore, per non appesantire ulteriormente i conti societari con nuovi contratti che si aggiungerebbero ai precedenti. In attesa degli eventuali passi indietro, da molti auspicati come inevitabili, permangono l’attendismo e il mutismo della proprietà, nonostante il silenzio stampa ufficialmente smentito dal club.

Che qualcosa si muova sotto la cenere è però testimoniato dalle indiscrezioni, che sembrano trovare conferma. In caso di addio anticipato di Pitino, avanza la candidatura del dirigente reggino Pasquale Logiudice, che l’anno scorso conquistò la salvezza con la Fidelis Andria e in passato è stato anche dirigente di Catanzaro e Juve Stabia. Molto più ampio il curriculum da calciatore, con quasi 300 presenze tra i professionisti ed avventure significative ad Acireale, Andria e Catanzaro, dove è tornato poi in due occasioni da dirigente. Filtrano anche nomi di potenziali acquisti, dopo la punta centrale Maecky Ngombo, arrivato dal Belgio e domenica sostituito in anticipo nonostante un buon primo tempo.

Pasquale Logiudice è stato il direttore sportivo della Fidelis Andria

Dalla Campania rimbalza da giorni con insistenza il nome dell’esterno d’attacco Giuseppe Guadagni, che arriverebbe in prestito dall’Avellino e che il club irpino ha appena rimpiazzato nella “lista bloccata” con l’esperto 35enne Gennaro Scognamiglio. Nato a Brusciano, in provincia di Napoli, nel 2001, è cresciuto proprio nelle giovanili del club partenopeo. Passato alla Paganese, ha esordito tra i professionisti con la formazione azzurrostellata collezionando ben 77 presenze in tre campionati di Serie C, dal 2019/20 al 2021/22, mettendo a segno 12 gol. In quell’esperienza è stato allenato da due vecchie conoscenze del Messina, Gianluca Grassadonia e Lello Di Napoli.

La scorsa estate ha firmato un contratto su base biennale con l’Avellino, trovando però successivamente poco spazio con la maglia irpina. Al suo attivo appena quattro presenze in campionato, tutte nelle prime cinque giornate (contro il Messina rimase in panchina) sotto la gestione Taurino, più una in Coppa Italia, in questa prima parte di stagione. “Ruolo? Sono un esterno, gioco sia a destra che a sinistra. A chi mi ispiro? Tutti mi dicono a Politano. Mi piace rientrare sul sinistro e calciare” disse in un’intervista rilasciata a PrimaTivvù per descriversi. Il Messina ha già raggiunto il limite degli otto prestiti previsto in Lega Pro, ma l’infortunato Piazza potrebbe uscire dalla lista come accadde con il croato Celic.

Giuseppe Guadagni ha firmato 12 reti con la Paganese

Guadagni è peraltro assistito da Claudio Parlato, che in riva allo Stretto portò i vari Aliperta, Addessi, Foggia, Cunzi e Vacca. Ma nel caso dell’attaccante irpino la concorrenza non manca e la firma non è scontata, a maggior ragione considerata la classifica del Messina. Più che interrogarsi sui nomi dei rinforzi e sulla “rivoluzione” della rosa anticipata dal direttore generale Lello Manfredi bisognerà però capire chi davvero curerà il mercato giallorosso nel corso delle prossime festività. Urgono chiarezza, certezze e risposte, dopo tanto silenzio, che fa il paio con un girone di andata disastroso, ben al di là delle più funeste previsioni estive.

Alessandro Calleri and Francesco Straface

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