Quarta amichevole estiva per il Messina che, dopo l’eliminazione in Tim Cup maturata per mano del Pontedera, affronta un nuovo probante test in vista dell’esordio nella Lega Pro unica, programmato per fine mese. Amichevole beneagurante quella che per il terzo anno consecutivo mette di fronte i peloritani e la Tiger Brolo: entrambe le formazioni sono reduci infatti da due promozioni consecutive e mirano a confermare il passo spedito in due campionati di assoluto livello, come la terza e la quarta serie nazionali, che le vedranno presto protagoniste. Il “Memorial”, giunto alla terza edizione, è intitolato a Paolo Gullà, il figlio dell’attuale vice-allenatore della Tiger Pippo: lo sfortunato calciatore è deceduto in un incidente stradale.
Grassadonia si concede un po’ di turn-over, relegando inizialmente in panchina Lagomarsini, Benvenga, Bucolo e Corona. Ancora out l’acciaccato Bjelanovic, a riposo anche Enrico Pepe, Esposito ed i giovani Hoxhaj e Sciotto. Tra i titolari anche il venezuelano Paez, il cui tesseramento al pari di quello del brasiliano Temporini non è stato ancora formalizzato per l’assenza del transfert. Pronto a subentrare anche il guineano Camarà, che resta aggregato in vista dell’eventuale tesseramento. Primo giorno in sede per la Tiger, reduce dal ritiro di Fondachelli. A difendere i pali della formazione brolese Vincenzo Mangini, fino a qualche mese fa terzo portiere dell’ACR. Librizzi e Bica Badan (a Milazzo con Lo Monaco) militavano l’anno scorso nel Due Torri. In panchina anche l’ex Milazzo e Città di Messina D’Arrigo.
Tradizionale divisa a righe verticali gialle e nere per i locali, maglia biancoscudata per gli ospiti. Le squadre fanno il loro ingresso in campo sulle note dell’Uomo Tigre, tradizionale colonna sonora dedicata ai locali. Settore destinato ai tifosi dell’ACR letteralmente gremito: almeno 300 sono giunti da Messina, complessivamente circa 700 gli spettatori presenti. Bandiere, striscioni e fumogeni giallorossi offrono uno splendido colpo d’occhio.
La cronaca. Il match prende il via alle 16.51. Dopo appena 2′ Pepe, l’erede designato di Costa Ferreira, prova a replicare la prodezza di Pordenone, ma la punizione si spegne di un soffio a lato. Al 6′ viene deviato in corner un sinistro dal limite di Bonanno. Con il passare dei minuti crescono i padroni di casa, ma le emozioni si misurano con il contagocce anche per via del caldo asfissiante. Al 18′ gli animi si surriscaldano dopo un contrasto, ma poi si ristabilisce prontamente la calma. Il Messina prova a tessere qualche discreta trama ma al 23′ è fuori misura il traversone di Bonanno. Qualche imprecisione in fase di disimpegno da parte di Donnarumma. Al 28′ riesce lo schema su punizione, con Izzillo che imbecca Pepe, che non riesce però a controllare la sfera. Al 30′ i tifosi del Messina vengono “innaffiati” d’acqua, grazie ad una gentile concessione di un’inserviente: il rinfrescante bagno gli consente di fronteggiare efficacemente il gran caldo. Al 33′ il Messina va ad un passo dal vantaggio: Nigro imbecca Paez, il cui destro da posizione defilata si stampa sul palo. Cinque minuti dopo Mangini deve distendersi per bloccare l’insidioso diagonale di Paez, imbeccato in profondità da Izzillo. Al 43′ è fuori misura il colpo di testa di Frittitta. Un minuto dopo fa la barba al palo il calcio piazzato dal limite dello specialista Pepe; punizione conquistata da Bonanno. Squadre al riposo sullo 0-0.
Nell’intervallo ben quattro avvicendamenti: dentro Lagomarsini, Corona, Bucolo e Temporini al posto di Iuliano, Bonanno, Vincenzo Pepe e Donnarumma. Sul fronte opposto D’Alessandro rimpiazza Mangini. In avvio si spegne a lato la botta di Sparacello. Al 10′ il Messina passa: splendido il tocco a centro area di un ispirato Izzillo, perfetta l’esecuzione di Nigro. Subito dopo i peloritani sfiorano anche il raddoppio con Paez, servito da Corona. In campo anche Benvenga per Stampa. Al 15′ ottimo l’intervento di Lagomarsini sulla conclusione dal limite di Di Senso. Tra i locali spazio a D’Arrigo, mentre Grassadonia completa i cambi a disposizione lanciando anche Migliore e Camarà per Nigro e Paez. Al 25′ splendido lancio in profondità di Di Senso per il subentrante Isgrò, che con una bella conclusione al volo impegna Lagomarsini. Al 31′ splendido sinistro dal limite di Corona che dopo essersi accentrato manca di poco una splendida marcatura: “Re Giorgio” è sempre andato a segno nelle tre precedenti amichevoli. Al 43′ ci prova da fuori area Camarà: palla di non molto a lato. Il guineano ci riprova nell’azione successiva: D’Alessandro si distende e blocca. Finisce così: il Messina compie timidi passi in avanti e si aggiudica il trofeo in palio, in attesa degli annunciati puntelli dal mercato.
Tiger Brolo – ACR Messina 0-1
Marcatore: al 10′ st Nigro.
Tiger Brolo: Mangini (Juniores; 1′ st D’Alessandro – J), Ferrante (J), Falanca (VK), Figura (J; 17′ st D’Arrigo), Librizzi, Bica Badan (43′ st Perricone), Lupo (K; 39′ st Serio – J), Zingales (27′ st Cuccia – J), Sparacello (J; 11′ st Isgrò), Di Senso (35′ st Aloe – J), Frittitta (22′ st D’Emanuele – J). Non impiegati: Tarantino (J) e Schirò (J). Allenatore: Santino Bellinvia.
ACR Messina: Iuliano (1′ st Lagomarsini), Stampa (12′ st Benvenga), Silvestri, Izzillo, De Bode, Altobello, Paez (17′ st Camarà), Nigro (17′ st Migliore), Bonanno (1′ st Corona), V. Pepe (1′ st Bucolo), Donnarumma (1′ st Temporini). Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Arbitro: Michele Inzerillo di Palermo. Assistenti: Calderone e Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto.
Note – Ammoniti: al 23′ Lupo (T) e V. Pepe (M). Corner: 4-2. Recupero: 0′ pt e 2′ st. Spettatori presenti: circa 700.