Dalla gara promozione del 21 aprile scorso ad un inaspettato testa coda, sei mesi più tardi, nel torneo di Seconda Divisione. Messina-Cosenza non sarà mai una sfida come tutte le altre. Grazie allo 0-0 rimediato nello scontro diretto del girone di ritorno nello scorso campionato di D i giallorossi festeggiarono di fatto il virtuale salto di categoria con due turni d’anticipo, costringendo i silani, secondi, a ricorrere alla chance offerta in estate dal ripescaggio per riagguantare la Lega Pro. Oggi la rivoluzionata compagine rossoblù guida la classifica con 20 punti, mentre Corona e compagni annaspano al penultimo posto, a -12 dai rivali. Il bilancio complessivo, nella storia dei due club, recita di ventidue vittorie del Messina, otto pareggi ed un successo del Cosenza, nel lontanissimo 1949, il 2-4 determinato dalle reti di Polacchi, Zaro (2) e Begnini, con Spadavecchia e Pietta in gol per il Messina. Il primo precedente è del 1930-31: 3-0 in favore del Messina. Il 4-0 del campionato di C 1938-39 costituisce, invece, l’affermazione più larga conseguita dai peloritani. Nel 1977-78, in Serie D, finì 1-0 per effetto del centro di Campagna al 70’. Seguì un tris di vittorie giallorosse in C2: 2-0 nel 1978-79, 1-0 nel 1979-80 e 2-1 nel 1981-82. Pari (1-1) all’ultima giornata nel 1983-84, con gol di Del Rosso e Frigerio, 1-0 firmato Diodicibus nel 1984-85. La vittoria più dolce è, però, il 3-2 del 25 maggio 1986, con Napoli, Rossi e Catalano autori delle reti che consentirono alla squadra di Scoglio di battere il Cosenza, in un gremito “Celeste”, assicurandosi la matematica promozione in Serie B.
Gli incroci tra Messina e Cosenza continuano tra i “cadetti”. Firme d’autore nell’1-1 dell’88-89: botta e risposta, nella ripresa, tra Schillaci (70’) e Padovano (83’). Salvezza sofferta per entrambe nel 1989-90. Il match disputato in riva allo Stretto venne deciso da un rigore trasformato da Modica, per i padroni di casa, all’82’. Nella stagione seguente divertente 2-2. Breda portò in vantaggio il Messina al 34’, ma dopo le reti di Aimo (34’) e Galeano (86’), fu De Trizio (88’) a regalare ai suoi il pari. Nel 1991-92 il Cosenza chiuse a ridosso della zona promozione, mentre il Messina non riuscì ad evitare la retrocessione in C1. Al “Celeste”, però, il confronto diretto vide sorridere i giallorossi, a segno due volte con Sacchetti (25’ e 84’ rigore).
Break lungo quasi dieci anni e nuova sfida nel 2001-02, con vittoria dei peloritani per 3-1. La squadra allenata da Arrigoni si impose grazie ad una tripletta di Godeas (73’ su rigore, 77’ e 88’), con l’ariete di Cormons scatenatosi dopo l’iniziale vantaggio ospite siglato da Mendil (58’). Il 10 maggio 2003 la compagine affidata a Bruno Bolchi, dopo l’esonero di Francesco Oddo, è a caccia di punti salvezza nel campionato di B. Ci pensa Carmine Coppola, con una prodezza d’autore, a sbloccare il risultato. Al 15’, su un calcio d’angolo battuto dalla sinistra, la difesa calabrese libera l’area, sul pallone si scaglia il centrocampista di Pollena Trocchia che inventa una strepitosa conclusione al volo, dai venti metri, che non lascia scampo a Srnicek. Si deve attendere quindi il torneo di D 2011-12. Grande protagonista tra i padroni di casa fu il difensore Occhipinti, nelle vesti insolite di goleador. In apertura di gara il giocatore di Scicli risultò il più lesto di tutti a ribattere in rete di testa un pallone respinto dal palo sugli sviluppi di una punizione calciata da Criaco. A metà ripresa il momentaneo pari di Varriale, abile a sorprendere su calcio piazzato il portiere avversario. Il definitivo 2-1, ancora ad opera di Occhipinti a otto minuti dal termine, con il difensore che in due tempi batte Ramunno, siglando la sua prima doppietta personale della carriera. E’ questa la più recente affermazione del Messina a spese dei calabresi. Un successo domenica rappresenterebbe ossigeno puro dopo un avvio di stagione tutto in salita.