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Messina, subito un acuto per preparare con fiducia l’esordio in campionato

Era davvero impossibile chiedere di più al Messina. Sasà Sullo si presentava al “Menti” con appena due settimane di lavoro nelle gambe (il ritiro precampionato è scattato solo il 6 agosto), un gruppo ancora da puntellare e soprattutto tanti protagonisti che non avevano ancora sostenuto alcun test. Se la Juve Stabia, reduce da un quinto posto nell’ultimo torneo di serie C, aveva già disputato cinque amichevoli dopo il raduno del 22 luglio, i peloritani si erano concessi appena una sgambatura da sessanta minuti con lo Sporting Viagrande, in cui peraltro erano ancora assenti tanti protagonisti, da Damian a Simonetti, subito in gol, da capitan Carillo a Matese.

Damian
Damian si appresta a battere la punizione decisiva (foto Nino La Macchia)

I padroni di casa sono stati condizionati dal Covid, che ha messo fuori causa quattro elementi, ma si sono comunque presentati con una panchina sulla carta più pesante, in cui si accomodavano un 2004 ma anche con tre over 27, mentre l’elemento più “grande” dell’Acr – che aveva solo under in panchina – era Damian, che ha 25 anni e quattro mesi. A Castellammare è arrivata una prestazione di spessore, sul piano del gioco, del fisico – a dispetto di quanto ci sarebbe potuti aspettare – e della personalità, con un gruppo giovane che ha saputo ribaltare lo svantaggio e ha creato tante occasioni, alcune non sfruttate a dovere.

Sulla rete di Panico la retroguardia si è aperta troppo, mentre in precedenza Fantoni è stato sfortunato protagonista dopo i miracoli di Lewandowski, voglioso di replicare la grande annata di Teramo. I big più attesi non hanno deluso le aspettative. Damian, che ha vinto la C con Pordenone e Ternana, sfiorando il tris con il Siena, ha un piede incredibilmente educato e la sua pennellata nel finale è l’immagine copertina della serata. Carillo, reduce dall’ottima annata di Caserta, ha indossato la fascia da capitano, guidando il reparto. Morelli è stato molto propositivo, Adorante ha trovato la rete, Balde è stato irrefrenabile fino a quando ha retto la gamba e chissà se a Foggia qualcuno non sia stia mordendo le mani per averlo perso, considerata la predilezione di Zeman per gli esterni. Buon per il Messina, che sfiderà proprio i pugliesi nel secondo turno di Coppa Italia, ma soltanto a metà settembre.

Sasà Sullo
Esordio felice per Sasà Sullo (foto Nino La Macchia)

Per l’esordio in campionato a Pagani, contro l’ex D’Eboli e una formazione giunta al 16esimo anno consecutivo tra i professionisti, dovrebbe tornare a disposizione Distefano mentre non sembra preoccupare la botta rimediata da Sarzi Puttini, sostituito a scopo precauzionale. Il primo successo dà fiducia, autostima ed entusiasmo ma Sullo – che ha tenuto per sé le emozioni per il ritorno a Messina, dribblando i cronisti – ha già predicato umiltà: esaltarsi sarebbe un errore imperdonabile. Si lavora per formalizzare almeno i due innesti già programmati, il difensore croato Maks Juraj Celic e l’attaccante serbo David Manuel Milinkovic, ma sarebbe già stato bloccato almeno un terzo over, che porterebbe a venti il totale dei tesserati.

Celic vanta varie esperienze tra la A e la B croata, che ha vinto nel 2018/19 con il Varadzin. Il ds giallorosso Christian Argurio, reduce dall’esperienza nell’Hajduk Spalato, lo conosce a fondo per averlo affrontato da avversario. Milinkovic, che in riva allo Stretto firmò sette reti e dieci assist nell’anno dell’ultima serie C, ha voglia di rivalsa dopo le esperienze altalenanti in Inghilterra e Canada. È rientrato in Francia, dove risiede la famiglia, ma dopo i messaggi rivolti ai tifosi giallorosso è atteso in Sicilia, per riaprire un discorso interrotto quattro anni fa. In avanti sono attese altre operazioni, ma la serata del “Menti” ha già dimostrato che non si dovrà cercare per forza il grande nome. E gli ultimi giorni di mercato a Milano potrebbero regalare opportunità insperate.

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