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Messina, si è spenta la luce. A Martina Franca serve una scossa

Una preoccupante involuzione, certificata dagli appena tre punti conquistati in quattro giornate, proprio quando era auspicabile un cambio di marcia. La vittoria manca dallo scorso 18 ottobre, giorno dell’1-0 sulla Vigor Lamezia, mentre la marcatura su azione non arriva dalla precedente sfida di Castellammare di Stabia. In più le difficoltà nel gioco e sotto il profilo della personalità, nonostante i cambi di modulo, i due rigori consecutivamente falliti da Corona e Orlando ed uno spogliatoio teso, tanto da portare al secondo silenzio stampa stagionale. Tutti elementi che fotografano l’attuale situazione in casa Messina. La posizione di classifica in chiave salvezza resta tutto sommato tranquilla, ma dopo l’1-1 con l’Aversa Normanna i giallorossi, capaci di mettersi alle spalle il periodo di maggiore criticità, caratterizzato dalla doppia debacle interna di inizio torneo con Matera e Casertana, si interrogano su come superare il momento no, a partire dalla prossima trasferta di domenica a Martina Franca, campo sul quale nella passata stagione maturò la prima sconfitta dell’era Grassadonia.

L'intervento dei sanitari in campo
L’intervento dei sanitari in campo

Il difensore Altobello, da tempo fermo ai box, dovrebbe recuperare per la sfida con i biancazzurri, offrendo un’alternativa in più per il reparto arretrato, incappato in un’amnesia pagata a caro prezzo, favorendo il pari dell’ex De Vena. Tempi invece più lunghi per l’altro infortunato Enrico Pepe. Scampato il pericolo, dopo lo scontro aereo con un avversario, che sabato lo ha costretto al cambio pressoché immediato, ci sarà anche Vincenzo Pepe, il cui rendimento è stato fin qui al di sotto delle aspettative. Fuori causa con l’Aversa per un attacco febbrile, potrebbe finalmente rivedersi dal primo minuto a Martina Franca il croato Bjelanovic, arma utile per cercare di risolvere i problemi offensivi, a patto che riesca a sconfiggere la malasorte che ha contraddistinto la sua avventura in giallorosso. Appena 10 i gol segnati in tredici giornate: soltanto Ischia, Savoia e Barletta con 9 hanno fatto peggio. Numeri sui quali riflettere anche in vista del mercato invernale che, tenuto conto degli obiettivi, non sarà scoppiettante come quello di un anno prima, ma che può servire per rimediare agli sbagli commessi in estate, puntellando un organico con delle evidenti lacune.

Orlando calcia dal dischetto e spedisce a lato
Orlando calcia dal dischetto e spedisce a lato

In Puglia, intanto, il Messina sarà chiamato ad una scossa per evitare di ripiombare in vecchi errori ed essere risucchiato nella parte bassa della classifica, anche alla luce di un calendario che successivamente opporrà Bucolo e compagni, da qui alla sosta natalizia, a Catanzaro, Benevento e Salernitana, oltre ad un’Ischia fresca di cambio alla guida tecnica. L’appuntamento con l’attuale capolista, valido per il diciassettesimo turno, si giocherà in serale, come ufficializzato dalla Lega Pro. Calcio d’inizio per la gara con il Benevento alle 20.45 di venerdì 12 dicembre, con diretta su Raisport. Riflettori, dunque, puntati ancora sul San Filippo. In attesa che nel Messina possa davvero riaccendersi la luce.

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