L’arrivo di Cristiano Lucarelli coincide con lo sbarco in riva allo Stretto di un over, il centrocampista Giulio Grifoni, attualmente svincolato. Classe 1993, ha militato per quasi tre anni nel Prato, collezionando complessivamente 75 presenze. Nello scorso febbraio il trasferimento alla Juve Stabia, con appena quattro gettoni all’attivo nel rush finale del torneo. In carriera anche le esperienze in Seconda Divisione con Bellaria Igea Marina e Gavorrano (venti apparizioni e un gol) e in D con il Venezia (ventidue gare e una rete). Originario di Arezzo, è cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina.
Le prime nove giornate di campionato, nelle quali il Messina ha raccolto appena sette punti, hanno d’altronde evidenziato grandi difficoltà nel reparto nevralgico, che in estate aveva perduto elementi del calibro di Giorgione, Fornito, Baccolo e Zanini, grande protagonista ad Agrigento con quattro reti all’attivo, oltre a Baldassin, “liquidato” a fine estate dopo l’eccellente esordio con il Siracusa.
La coperta è corta, nonostante vengano ruotati Musacci, Mancini, Capua, Foresta, Lazar e Bramati. I giovani Gaetano, Ricozzi e Maniscalchi non possono essere gravati di responsabilità eccessive, mentre l’iraniano Rafati resta fin qui un oggetto misterioso. Ecco quindi la possibilità di un ulteriore innesto, che si aggiungerebbe peraltro al giovane Marco Saitta, un terzino, classe 1995, cresciuto nel vivaio dell’Udinese. Palermitano, vanta già 53 presenze in D con le maglie di Union Pro, Mestre e Clodiense.
Da Sasà Marra e il suo staff era arrivato l’ok al tesseramento, imposto anche dall’infortunio del romeno Filip Ionut. Soddisfatto anche il procuratore del giovane, l’ex portiere giallorosso Mimmo Cecere. Con la sua firma sono saliti così a quota 32 gli elementi sotto contratto. Tra le priorità del responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo e del nuovo allenatore ci sarà quindi la necessità di sfoltire un organico troppo vasto, che relega peraltro ai margini del gruppo troppi giovani di prospettiva, che meriterebbero una chance, magari in una squadra con meno assilli di classifica.
