La nuova proprietà del Messina, che si è presentata con un sostanzioso restyling della rosa (ben 28 operazioni di mercato, quindici in entrata), è attesa dal primo scoglio di natura economica. Scade infatti in giornata il termine relativo al versamento di tre mensilità di stipendi maturati (novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025). I club hanno tempo fino a mezzanotte per trasmettere in Lega le relative comunicazioni.
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L’indiscrezione sul versamento degli stipendi era arrivata già nei giorni scorsi dal portale “Pianeta Messina” ma non c’è alcuna certezza sull’aspetto previdenziale. Il gong solitamente fissato per il 16 del mese è stato posticipato di 24 ore considerata la data festiva, in cui anche gli istituti bancari erano chiusi ai clienti.
Da chiarire anche la posizione la Turris, pur destinata alla retrocessione. Onorando il versamento del precedente bimestre (settembre e ottobre 2024) eviterebbe l’estromissione e l’obbligo di ripartire dall’Eccellenza e non più dalla serie D. La mancata corresponsione delle ultime mensilità comporterebbe comunque una nuova penalizzazione, l’ennesima di una stagione da incubo. Una rinuncia e la conseguente esclusione riscriverebbe la classifica, falsando ulteriormente il campionato. Un epilogo disastroso, che mina anche la credibilità dei parametri d’ammissione fissati da Figc, Covisoc e Lega Pro.