13.1 C
Messina

Il Messina rimonta con Anastasi e Da Silva: Catanzaro battuto 2-1

La partita cambia volto nella ripresa dopo un brutto primo tempo. L’eurogol di Carcione porta avanti i calabresi, poi il ribaltone dei peloritani firmato dai due nuovi acquisti. Quarto successo casalingo consecutivo per la squadra di Lucarelli in un clima di grande contestazione da parte della tifoseria nei confronti della società. 

Il pre-partita. Con sullo sfondo una situazione societaria che resta nebulosa, il Messina affronta al “Franco Scoglio” il Catanzaro in un delicato scontro salvezza. La squadra di Lucarelli è reduce dalla sconfitta di Foggia, ma viene da tre successi casalinghi consecutivi. Fuori per squalifica Madonia e per infortunio Foresta e Grifoni, l’undici di partenza è praticamente obbligato: Berardi in porta, Palumbo, Rea, Bruno e De Vito in difesa, Sanseverino, Musacci e Da Silva a centrocampo, Mancini a suggerire per Milinkovic e Anastasi. Zavettieri rinuncia all’attaccante Sarao, appiedato dal Giudice sportivo. In formazione l’ex Zanini, in gol all’esordio e il messinese Maita.

Milinkovic in azione

La cronaca. Subito cori di contestazione rivolti dalla curva nei confronti della proprietà del Messina, al grido di “pretendiamo solo rispetto”. Il Messina prova a spingere sin dall’avvio. Troppo lungo il suggerimento di Milinkovic per Anastasi. Al 7’ ciabattata di Palumbo da fuori area, palla a lato. Il Catanzaro si fa vedere per la prima volta all’8’ sull’asse Gomez-Icardi, conclusione di quest’ultimo sventata da Berardi. E’ l’11’ quando un ispirato Milinkovic semina il panico sulla corsia di sinistra e serve in mezzo per Anastasi chiuso in corner dalla difesa ospite. Dopo è il Catanzaro a provarci con la conclusione dal limite di Cunzi, parata a terra senza difficoltà da Berardi. Il match non decolla. Messina volitivo e con un Mancini in giornata, ma non trova sbocchi alla propria manovra. In curva appare lo striscione con su scritto “Lontano dalle vostre bugie” e la tifoseria organizzata abbandona il settore, facendo regnare il silenzio. Al 35’ debole colpo di testa di Gomez, la sfera diventa facile preda di Berardi. Ammonito Bruno: era diffidato, salterà il match di Pagani. Si chiude 0-0 un primo tempo davvero soporifero, con ben poco da raccontare.

Curva Sud
La Curva deserta e lo striscione dei tifosi

In apertura di ripresa tiro da lontano di Mancosu, palla abbondantemente alta. Musacci è bravo poi a chiudere sull’insidioso traversone di Cunzi. All’11’ sulla punizione di Musacci svetta Rea, salvataggio sulla linea del Catanzaro, ma l’arbitro ravvisa una posizione di offside e interrompe il gioco. Zavettieri inserisce Carcione per Icardi che, già ammonito, aveva precedentemente rischiato grosso. Nel Messina si fa male Rea: dentro al suo posto Maccarrone. Solo un episodio può far schiodare il risultato dallo 0-0. Al 24’ bolide di Carcione che sorprende Berardi da circa 30 metri, il pallone si insacca sotto la traversa. Catanzaro avanti a sorpresa. Messina sotto, ma capace subito di rimettere le cose a posto. Nel contrasto tra Milinkovic e Mancosu il numero 11 dei calabresi indirizza all’indietro, ne diviene un lancio per Anastasi che non può fallire tutto solo di fronte a De Lucia. E’ l’1-1, con il primo gol in giallorosso dell’attaccante giunto in prestito dal Catania nell’ultimo giorno di mercato. Non è finita qui. Al 32’ i peloritani approfittano di un’altra incertezza del Catanzaro e mettono addirittura la freccia. Da Silva recupera palla sull’errore di Carcione e spedisce all’incrocio dei pali. Un autentico bolide a firma del brasiliano, anche lui ingaggiato dal Catania, che porta il Messina sul 2-1. Ben oltre la traversa, invece, il nuovo tentativo di Da Silva sugli sviluppi di un corner battuto da Milinkovic. Brivido al 38’ con il colpo di testa di Gomez, palla che termina di un soffio a lato. Al 43′ il Messina ha la chance per chiudere definitivamente i conti: pallonetto di Anastasi che scavalca De Lucia, salva tutto sulla linea con una pazzesca rovesciata Prestia, poi De Vito serve in mezzo per Milinkovic il quale si fa respingere da un difensore la conclusione a botta sicura. Incredibile. Quattro i minuti di recupero. Il Messina resiste (Milinkovic sciupa al 49′ un’altra chance per triplicare) e si mette in tasca tre punti di vitale importanza, distanziando una diretta concorrente per la salvezza. Quarto successo casalingo consecutivo per la squadra di Lucarelli. La schiarita sul fronte societario non arriva, ma questo gruppo dimostra di avere qualità e carattere da vendere.

La formazione del Messina

Il tabellino. Messina-Catanzaro 2-1
Messina (4-3-1-2): Berardi; Palumbo, Rea, Bruno, De Vito; Sanseverino, Musacci, Da Silva; Mancini (27’ st Ciccone); Anastasi, Milinkovic. A disp. Russo, Capua, Saitta, Ricozzi, Maccarrone, Benfatta, Marseglia, Ferri, Ansalone, Ventola, Rota. All. Cristiano Lucarelli.
Catanzaro (4-4-2): De Lucia; Sirri, Prestia, Patti, Esposito; Mancosu (40′ st Njiki), Maita, Icardi (13’ st Carcione), Zanini (31’ st Giovinco); Cunzi, Gomez. A disp. Svedkauskas, Pagano, Sabato, Bensaja, Basrak, Van Ransbeek, Imperiale, Rizzitano. All. Nunzio Zavettieri.
Arbitro: Alessandro Pietropaolo di Modena. Assistenti: Michele dell’Università e Aristide Rabotti di Roma2.
Marcatori: 24’ st Carcione (C), 26’ st Anastasi (M), 32’ st Da Silva (M)
Ammoniti: 20’ pt Icardi (C), 46’ pt Bruno (M), 12’ st Milinkovic (M), 14′ st Patti (C), 40′ st Palumbo (M). Note – Angoli 7-2 per il Messina. Recupero 1′ pt, 4′ st.

BREVI

Calcio - Lega Pro

POTRESTI ESSERTI PERSO