Alla mezzanotte del 5 luglio scadeva il termine per la presentazione della fideiussione, ma l’Acr Messina ha comunicato che, in attesa dell’abbattimento dell’indice di indebitamento rilevato dalla Covisoc, non procederà ad alcun adempimento. Una strada scelta ad esempio anche dall’Akragas, uno dei cinque club a rischio, al pari dei peloritani. Il Modena, altra società pericolante – in quanto gravata da quasi due milioni di euro di passivo – ha invece presentato in extremis la polizza.
In una nota stampa il club presieduto da Franco Proto, ha evidenziato che pur essendo “in grado da giorni di garantire l’emissione della polizza fidejussoria, il pagamento degli emolumenti e delle relative ritenute fiscali e previdenziali relative a un monte ingaggi gravato da oltre 50 contratti e l’abbattimento del saldo debitorio con la Lega-PRO per il campionato 2016/2017 non procederà ad alcuno degli adempimenti suddetti fintanto che l’impegnativa opera, volta al rispetto dei parametri patrimoniali fissati dalla normativa vigente, non sarà conclusa”.
Ancora ore di passione quindi per la tifoseria peloritana, nonostante l’annunciato arrivo di alcuni sponsor messinesi, trainati dall’imprenditore del caffè Francesco Barbera. Il mancato rispetto del termine del 5 luglio, che si unisce a quelli precedenti del 26 e del 30 giugno, espone peraltro il club al rischio concreto di un’ulteriore penalizzazione e di una partenza davvero ad handicap per il Messina.
La nuova data cardine è quella di venerdì 7 luglio, termine entro il quale la Covisoc ha chiesto l’annullamento dell’indice di indebitamento pari a 330.000 euro. Somme che potrebbero essere compensate parzialmente con il credito in Lega, maturato grazie alla valorizzazione degli under in rosa nell’ultimo torneo e ad una ricapitalizzazione, che garantisca un aumento dell’attuale capitale sociale. Ma è evidente che il trascorrere del tempo e il mancato rispetto delle scadenze non depongono bene e complicano ulteriormente i piani futuri.