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Messina, primo maggio in campo per preparare con fiducia la sfida alla Gelbison

Nonostante la data festiva, è stato un primo maggio di lavoro sul campo per il Messina, atteso sabato dalla sfida di andata con la Gelbison. Un playout che l’Acr sperava di evitare ma la lunga rincorsa alla salvezza diretta non è stata coronata per un soffio. Dopo qualche giorno di tensione, per le incomprensioni tra la proprietà del club e il tecnico Ezio Raciti, il gruppo è tornato a lavorare compatto in vista dell’obiettivo.

Kragl
Kragl ha firmato una doppietta contro la Gelbison (foto Paolo Furrer)

Paradossalmente il paventato addio dell’allenatore, contro il quale si è schierata compatta anche la squadra, potrebbe rappresentare una scossa in più per il gruppo, che nel frattempo sta recuperando tutti gli acciaccati. Regolarmente in gruppo il centrale portoghese Helder Balde, che ha disputato fin qui nove partite, tutte da titolare, pagando a volte la lunga inattività. Un discorso simile può essere fatto per Antonino Ragusa, che mostra confortanti progressi e sarà quindi a disposizione per la trasferta dello stadio “Raffaele Guariglia” di Agropoli.

Lavoro differenziato per Leandro Versienti, che si sta comunque lasciando alle spalle una distorsione e dovrebbe rimpiazzare lo squalificato Celesia, costretto a chiudere in anticipo la sua stagione dopo l’espulsione di Taranto. Lavora a parte per via della pubalgia anche il centrocampista Andrea Mallamo, l’unico infortunato che non è ancora al top ma sarà sicuramente a disposizione con la Gelbison, almeno per il match di ritorno del 13 maggio se lo staff medico dovesse suggerire cautela per la prima delle due sfide, in programma sabato 6.

Acr Messina
Il Messina sotto il settore ospiti a Taranto (foto Paolo Furrer)

Il Messina, dopo la ripresa odierna al “Franco Scoglio”, tornerà ad allenarsi martedì mattina e mercoledì pomeriggio. Giovedì ancora una sessione mattutina, mentre venerdì dopo la rifinitura è prevista la partenza per la Campania. Anche se le ultime prestazioni, Taranto su tutte, non sono state brillanti, i numeri del girone di ritorno fotografano al meglio la differenza di rendimento tra Messina e Gelbison.

I peloritani hanno viaggiato ad un ritmo da playoff, con ben 30 punti conquistati in 18 gare e non hanno potuto celebrare la permanenza soltanto per il magro bottino conquistato all’andata (con appena 11 punti in 20 partite). I campani invece hanno raccolto la miseria di un punto nelle ultime otto giornate, nonostante gli avvicendamenti in panchina tra Fabio De Sanzo (che aveva conquistato ben 28 punti), Gianluca Esposito e infine Giuseppe Galderisi, fin qui sempre sconfitto. Appena 13 i punti raccolti nell’intero girone di ritorno: nessuno ha fatto peggio.

Trasciani e Konate
Trasciani e Konate in panchina (foto Paolo Furrer)

Il Messina avrà il vantaggio del doppio risultato, dal momento che sarebbe salvo anche con un doppio pareggio tra andata e ritorno, in virtù del migliore piazzamento nella stagione regolare. Il ritorno in casa, dove è attesa una buona cornice di pubblico, è ovviamente un altro punto a favore, da sfruttare al meglio.

Ma sarà importante anche tornare in Sicilia con un risultato utile, magari bissando il successo dello scorso febbraio, quando una doppietta di Oliver Kragl valse uno dei quattro, fondamentali, blitz esterni per una squadra che ha perso invece la salvezza diretta nel girone di andata, quando inanellò addirittura dieci sconfitte esterne consecutive.

Anche ad Agropoli sarà presente una nutrita rappresentanza di tifosi al seguito, superiore a quella già vista a Taranto. Il modo migliore per scacciare gli spettri e conquistare l’agognata salvezza, fondamentale punto di partenza verso un futuro più sereno e ambizioso, a portata di mano come ha dimostrato l’ottima seconda metà di stagione.

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