Dopo estenuanti settimane di attesa, sembra essersi finalmente messa in moto la macchina organizzativa del Messina, chiamato per l’ennesima estate a recuperare il terreno perduto. Quest’anno alle consuete valutazioni del presidente Pietro Sciotto hanno prima contribuito le rinnovate contestazioni della Curva Sud, nel giorno della festa salvezza, e poi l’immancabile trattativa sotto l’ombrellone.
Rispetto al passato l’auspicio di tutti, società compresa, è che i potenziali acquirenti siano molto più risoluti dei predecessori, con l’invocata svolta che comunque lascerebbe una quota di minoranza all’attuale proprietario, che da otto anni finanzia il club. Lunedì sera la società è uscita allo scoperto, senza smentire o sminuire le indiscrezioni sulla possibile cessione.
In questi anni invece i potenziali compratori erano sempre stati giudicati inconsistenti o comunque non in grado di traghettare l’Acr verso porti più ambiziosi o quantomeno sicuri. Sciotto per la prima volta ha ammesso i dialoghi finalizzati “all’acquisizione del pacchetto di maggioranza”, specificando che “il gruppo acquirente” avrebbe anche indicato il nuovo direttore sportivo.
Una scelta che sarebbe arrivata nelle ultime ore ma sarà ufficializzata soltanto dopo le firme di rito. Non è chiaro neppure se l’intesa di massima con il fondo estero interessato al Messina sia già stata ratificata ma il passaggio chiave è legato piuttosto alle garanzie economiche a supporto, che richiedono tempo e sono fondamentali quando si parla di società sportive che comunque impongono esborsi milionari.
A tal proposito, l’attuale presidente “ha provveduto agli adempimenti riguardanti il pagamento delle spettanze di competenza del mese di maggio (stipendi e contributi previdenziali) e della rata di giugno nei confronti del Fisco” e sembra prossimo a delegare le principali scelte future, anche a causa di qualche problema di salute.
Già opzionate un paio di sedi per il ritiro estivo: la scelta definitiva spetterà però al nuovo ds e al tecnico Giacomo Modica. Il cui rinnovo biennale, concordato con Sciotto, non è stato depositato in attesa del cambio di proprietà o comunque di una definitiva schiarita societaria, ora più vicina. Una delle tante questioni in sospeso, che il nuovo Messina dovrà presto dipanare, per non presentarsi con una rosa largamente incompleta all’esordio in Coppa Italia dell’11 agosto.
Si riparte da cinque tesserati (Manetta, Franco, Emmausso, Salvo, Frisenna) ma si può ridiscutere la posizione dei tanti svincolati, da Fumagalli a Lia e Ortisi. Mentre la Spal valuterà eventuali proposte economiche per Dumbravanu e Rosafio, chiusi da una folta concorrenza a Ferrara, anche se il rischio è quello di partecipare ad un’asta al rialzo. Iniziare a parlare di mercato e non più di “closing”, fideiussioni e assegni è l’auspicio di tifosi, appassionati e bagnanti.