C’è una nota stonata nei tre mesi da sogno vissuti dal Messina e sono sicuramente le presenze di pubblico al “Franco Scoglio”. Vero è che la media complessiva è decisamente più alta rispetto ai sei precedenti anni di gestione Sciotto. Se si era passati dai 1.005 spettatori di media del primo anno di Lega Pro ai 1.747 del passato torneo, quest’anno l’affluenza complessiva (dopo quindici gare casalinghe) sfiora i 40mila spettatori, anche grazie al picco del match con il Catania (circa 6mila), per una media gara di 2.652.
Numeri “pompati” però dalla quota abbonati e dal migliaio di tagliandi distribuiti dai supermercati partner del club, grazie ad una fortunata operazione studiata dal comparto marketing della società, e dagli inviti distribuiti nelle scuole, alla ricerca dei potenziali tifosi “del domani”. I biglietti effettivamente venduti e quindi i reali incassi si sono abbassati però sensibilmente negli ultimi mesi, in cui peraltro la squadra ha cambiato marcia in classifica.
Lo certificano i dati che abbiamo richiesto alla società e che pubblichiamo di seguito ma dai quali abbiamo escluso il picco negativo rappresentato dal match con il Picerno, disputato in una giornata di grande maltempo, in cui peraltro Palazzo Zanca e la Protezione Civile avevano disposto la chiusura delle ville comunali. Si va dai 489 biglietti venduti contro il Cerignola al “picco” di 641 nel match con il Francavilla.
La media delle cinque gare prese in esame è di appena 577 tagliandi, con incassi che vanno da 6 a 8mila euro a settimana. Se si considera che ogni qualvolta si apre il “Franco Scoglio” sono previsti 5.556 euro di spese alla società restano meno di 2mila euro di utili. Il canone gara del Comune è pari infatti a 3.200 euro, a cui si aggiungono Vigili del fuoco (536 euro), ambulanza e assistenza sanitaria (400), stewart e spese per la sicurezza (1.420).
Vero è che i risultati non sono stati spesso esaltanti e la gestione Sciotto è stata caratterizzata da ribaltoni dirigenziali e tecnici ma adesso le prodezze di Zunno e compagni meriterebbero maggiore calore. Per pianificare una stagione di vertice e sognare in grande serve una spinta in più. Lo dimostrano le presenze medie negli stadi di Catania (16.784 spettatori), Avellino (6.245), Taranto (5.643), Benevento (5.020), Crotone (4.222) e Foggia (4.211).
Un altro futuro è possibile ma dopo il boom di interesse sui social serve qualcosa in più anche sugli spalti, anche se uno stadio senza copertura e non facilmente raggiungibile così come le discutibili collocazioni orarie imposte da Lega Pro e Sky continuano ad allontare altri potenziali tifosi.
Messina – Monopoli del 22.12.2023 – Biglietti venduti Curva 478, Tribuna 31, Ospiti 37 per un totale di 546 e un incasso di 7.712 euro.
Messina – Cerignola del 7.1.2024 – Biglietti venduti Curva 368, Tribuna 34, Ospiti 87 per un totale di 489 e un incasso di 6.279 euro.
Messina – Taranto del 21.1.2024 – Biglietti venduti Curva 416, Tribuna 74, Ospiti 128 per un totale di 618 e un incasso di 7.530 euro.
Messina – Francavillla del 3.2.2024 – Biglietti venduti Curva 561, Tribuna 76, Ospiti 4 per un totale di 641 e un incasso di 8.283 euro.
Messina – Sorrento del 14.2.2024 – Biglietti venduti Curva 531, Tribuna 44, Ospiti 15 per un totale di 590 e un incasso di 7.518 euro.
Incassi complessivi: 37.322 euro. Spese complessive: 27.780 euro. Incasso netto: 9.542 euro (1.908 euro a partita).