È stato un giovedì piuttosto movimentato in casa Messina. Mentre il direttore sportivo Marcello Pitino volava a Firenze per rappresentare il club nella seduta dell’assemblea di Lega Pro, il presidente Franco Proto incontrava il tecnico Cristiano Lucarelli. Il principale artefice della salvezza conquistata dai peloritani è in scadenza di contratto ed è corteggiato da svariati club, Catania in primis. Per non lasciare nulla di intentato, il massimo dirigente peloritano ha prospettato all’allenatore livornese un contratto triennale, con scadenza giugno 2020, e la contestuale centralità nel progetto di rilancio del calcio cittadino.
In linea con le aspettative dello stesso Lucarelli, che aveva chiesto di alzare verso l’alto l’asticella, per dare seguito all’ultima stagione, rocambolesca ma soddisfacente sul piano del risultato finale. L’ex bomber del Livorno ha preso tempo e le parti dovrebbero aggiornarsi tra una settimana. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte del presidente Proto e dello stesso Lucarelli, che hanno preferito affidare il loro punto di vista ad un comunicato stampa del club, annunciato nel primo pomeriggio ma poi slittato di ora in ora.
Alla porta c’è il Catania, con il patron Pietro Lo Monaco e il direttore sportivo Christian Argurio, peraltro due ex giallorossi, che hanno incontrato Lucarelli nei locali del centro sportivo di Torre del Grifo. Il tecnico peloritano dovrebbe incontrare anche i dirigenti della neopromossa Sicula Leonzio. Una destinazione sulla carta meno suggestiva ma Lucarelli avrebbe confidato ai suoi collaboratori di volere valutare comunque tutte le offerte che gli verranno prospettate.
Nel pomeriggio intanto, al “Franco Scoglio”, i rappresentanti dei sei gruppi del tifo organizzato hanno incontrato lo stesso Proto, per chiedere garanzie su un futuro che per l’ennesima estate torna a rappresentare un’autentica incognita. La società ha esposto ai capi club il proprio programma, non nascondendo la necessità di avviare una vera e propria corsa contro il tempo per la formalizzazione dell’iscrizione al prossimo torneo di Lega Pro. L’ingresso in società di una cordata di imprenditori cittadini, capitanata da Francesco Barbera, com’è ormai noto non si concretizzerà e questo ha fatto svanire l’atteso afflusso di fondi freschi che avrebbero consentito con maggiore tranquillità di onorare le cinque mensilità pregresse ai tesserati, passaggio fondamentale anche per ottenere le relative liberatorie.
Proto ha ammesso le difficoltà che la sua società sta cercando di ovviare, garantendo il suo apporto economico, la predisposizione della fideiussione da 350.000 € per l’iscrizione alla stagione 2017/18 e le garanzie necessarie per l’ottenimento di un mutuo da 1,2 milioni di euro da parte del Credito Sportivo, passaggio fondamentale per dare linfa al progetto di riqualificazione dello stadio “Giovanni Celeste”, che nelle intenzioni della proprietà dovrà tornare a rappresentare la casa dell’ACR Messina, garantendo così anche maggiori introiti al botteghino e più calore sugli spalti rispetto a quanto avviene a San Filippo.
Insomma, l’estate messinese è già rovente, ma almeno i tifosi e Lucarelli conoscono con franchezza quello che è lo stato dell’arte. E la società chiederà un aiuto concreto ai sostenitori con una campagna abbonamenti anticipata ed altre iniziative finalizzate a sostenere un club gravato da troppi debiti, che mettono nuovamente a rischio la serena prosecuzione dell’attività.