Messina, i numeri del campionato. Ritorno da applausi, Berardi il più presente

Alessandro BerardiIl portiere Alessandro Berardi (foto Vincenzo Nicita Mauro)

A Vibo Valentia l’ultimo atto di una stagione travagliata, chiusa però con il lieto fine. A salvezza raggiunta è dunque ormai tempo di bilanci. Sul campo, nel girone C di Lega Pro, il Messina ha collezionato 46 punti, frutto di 12 vittorie e 10 pareggi, di contro 16 le sconfitte. Un bottino  – senza tener conto della penalizzazione (al -2 già inflitto dovrebbe aggiungersi un ulteriore ed ininfluente handicap per la questione fidejussione) – valso il tredicesimo posto, a ridosso della zona playoff. Nel girone d’andata i giallorossi hanno chiuso a 18 punti, mettendone insieme poi ben 28 al ritorno, risultando settimi in graduatoria dopo il giro di boa. In casa 32 i punti all’attivo (Messina nono per rendimento interno nel girone), fuori 14, con le tre affermazioni esterne centrate a Catanzaro, Andria e Lecce.

Cristiano Lucarelli

Il tecnico Cristiano Lucarelli (foto Alessandro Denaro)

Sono stati 34 i giocatori complessivamente impiegati nel corso delle gestioni dei tecnici Sasà Marra e Cristiano Lucarelli, subentrato dopo la nona giornata con la squadra a 7 punti. E’ Alessandro Berardi ad aver collezionato il maggior numero di presenze. Il numero 1 giallorosso è sceso in campo per difendere i pali 35 volte, subendo 46 reti. Tre, invece, le apparizioni per il vice Giovanni Russo (-6). Lo seguono Andrea De Vito e Manuel David Milinkovic, entrambi a quota 34, e il capitano Gianluca Musacci con 31. Angelo Rea (24) e Gianvito Plasmati (2 presenze), classe ’82, i più “anziani” del gruppo. I ’97 Enrico Ventola (1) e Simone Ricozzi (3) i più giovani.

In totale 38 i gol messi a segno in 38 gare. In classifica marcatori spiccano gli 8 centri di Demiro Pozzebon, trasferitosi al Catania nel mercato invernale. A 7 Milinkovic, quindi Madonia e Anastasi 4, Da Silva 3, Capua 2, Bruno, Maccarrone, Marseglia, Palumbo, Rea, Foresta, Mancini, Musacci e Nardini (passato alla Pro Vercelli) 1. In più, a completare il quadro, l’autogol di Usai (Vibonese). Quattro i calci di rigore trasformati, due da Milinkovic e altrettanti da Pozzebon, uno quello fallito da Pozzebon contro il Siracusa. I 52 gol subiti fanno del Messina la quarta peggiore difesa del torneo.

Milinkovic

Milinkovic (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Situazione disciplinare. Due le espulsioni a carico di Gianluca Musacci, una a testa per Akrapovic, Ciccone, Da Silva, De Vito, Maccarrone, Madonia e Rea. Undici i cartellini gialli per Angelo Rea, il più ammonito, seguito da Giordano Maccarrone con 9 e Luca Bruno a 8. La vittoria più larga è il 3-0 casalingo alla Vibonese del 17 dicembre 2016. A Matera, il 26 marzo scorso, il ko più pesante: 5-1. In undici occasioni al Messina è riuscito il “cleen sheet” mantenendo la propria porta inviolata, mentre la migliore striscia è costituita dai sei risultati utili, tra il 2-1 alla Casertana e l’1-1 con il Fondi, coincisi con l’inizio dell’era Lucarelli. La media spettatori è stata di 2.119 presenze allo stadio, con il Messina decimo nella speciale classifica, comandata dal Lecce che ha superato quota 17.000. Il picco stagionale (6.000) nel derby con il Catania.