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Il Messina non affonda il colpo contro un Cosenza spuntato. 0-0 al “San Vito”

Locali generosi ma imprecisi in fase di finalizzazione. I peloritani si mordono le mani per il calcio di rigore fallito in avvio da Corona e per qualche buona opportunità non sfruttata a dovere, ma devono ringraziare Iuliano per i miracoli su Calderini, il più ispirato tra i suoi. 

La formazione titolare del Cosenza (foto Paolo Furrer)
La formazione titolare del Cosenza (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita. Grassadonia ripropone il 4-3-3 il cui varo è coinciso con la decisa risalita in classifica. Nessuna novità rispetto all’undici annunciato alla vigilia. Mosciaro non si accomoda neanche in panchina. Casacca numero 18 per il neo-acquisto Cesca. 4-3-1-2 con Alessandro alle spalle di Cori e Calderini. Cosenza in campo con la tradizionale divisa a righe verticali rossoblu. Maglia e calzettoni bianchi con pantaloncini rossi per gli ospiti. La tifoseria silana è ospitata eccezionalmente dalla Tribuna e non dalla Curva per via di un’iniziativa legata al sostegno dei disabili. Nutrita la rappresentanza di tifosi giallorossi nel settore destinato agli ospiti: le presenze complessive sono circa 2.000.

La cronaca. In avvio subito grande determinazione da parte dei locali, la cui classifica è d’altronde già drammatica. Al 7’ si vedono anche gli ospiti, che mostrano subito una buona organizzazione: respinto in extremis un tentativo da fuori area di Damonte, smarcato con un pregevole tacco da capitan Corona. Sul fronte opposto impreciso Fornito, dopo un’uscita di Iuliano, sempre puntuale. All’11’ viene assegnato un penalty agli ospiti, per un ingenuo intervento su Vincenzo Pepe. Dal dischetto però Corona calcia troppo centralmente e la sfera viene respinta da Ravaglia. Nell’occasione è destinato a fare discutere il posizionamento dell’estremo difensore silano, leggermente avanzato rispetto alla linea di porta. Al 19’ Iuliano in tuffo si salva sulla conclusione angolata dal limite di Fornito, poi la retroguardia peloritana si salva con un po’ di affanno sul pallone vagante in area. Al 22’ Caccetta non trova il pallone sugli sviluppi di un calcio piazzato dal limite. Già ammoniti due dei tre centrocampisti peloritani: Damonte e Bucolo. Al 26’ il numero quattro peloritano sfiora la rete dalla trequarti con una splendida conclusione, brivido per il pubblico del “San Vito”. Al 28’ splendido contropiede condotto da Calderini, che serve poi Cori a tu per tu con Iuliano: la punta si allunga troppo il pallone, agevolando l’uscita di Iuliano. Poi il “10” silano invoca invano un penalty che sarebbe stato comunque troppo generoso. Nel 4-3-3 varato da Grassadonia il partner di Corona ed Orlando è Izzillo, largo sulla fascia sinistra; Vincenzo Pepe affianca invece Bucolo e Damonte a centrocampo. Evidenti le difficoltà dei locali, non a caso ancora a secco di vittorie in casa. Al 38’ miracoloso l’intervento di Iuliano, con una mano, su Calderini, che poi non riesce per due volte a ribattere in rete neanche sulla respinta, centrando soltanto il palo. Dopo un minuto di recupero si va al riposo sullo 0-0.

In avvio di ripresa è sempre Calderini a mostrare grande dinamismo. Al 5’ è debole la punizione calciata da Corsi, ordinaria amministrazione per Iuliano. Al 7’ primo avvicendamento del match: Roselli richiama in panca Alessandro, gli viene preferito Criaco, che si scambia corsia con Fornito. Al 10’ cambia anche Grassadonia: il croato Bjelanovic rileva Corona, apparso un po’ al di sotto dei consueti standard di rendimento. Roselli rimpiazza anche Corsi, poco appariscente: gli viene preferito Arrigoni. Al 16’ i locali tremano sull’insistita azione degli ospiti: sul traversone di Damonte, Magli e compagni fanno troppa confusione. Al 22’ clamoroso svarione di Ravaglia, che si fa soffiare il pallone da Orlando: la punta messinese conclude poi sull’esterno della rete. Sul fronte opposto è Calderini a strozzare troppo il tiro sullo splendido cross dalla sinistra di Sperotto. Al 27’ Nigro prende il posto di Izzillo. Errore da parte dell’addetto ai cambi, che aveva inizialmente richiamato in panchina Pepe. Tra i silani invece De Angelis rileva Caccetta: sostituzioni esaurite, ma ai rossoblu manca sempre qualcosa in fase di finalizzazione e Stefani è sempre puntuale nelle chiusure. Al 35’ Messina vicino al vantaggio con la botta da fuori area di Nigro, deviata provvidenzialmente in corner. Sull’azione successiva è Orlando a concludere di poco a lato. Al 42’ Corsi prova ad impegnare Iuliano, ma era stata segnalata una posizione irregolare. Due minuti dopo spettacolare la rovesciata volante della punta silana, che si spegne di poco a lato. Vengono assegnati sei minuti di recupero, ma il Cosenza ottiene soltanto una punizione da fuori area con De Angelis che centra la barriera. Finisce 0-0, per il Messina un altro prezioso punto in ottica salvezza, non a caso celebrato dai tifosi. Applausi anche per i locali, ai quali oltre alla generosità occorre qualche innesto dal mercato di riparazione.

Cosenza Calcio – ACR Messina 0-0
Cosenza Calcio: Ravaglia, Ciancio, Sperotto, Corsi (13’ st Arrigoni), Tedeschi, Magli, Fornito, Caccetta (27’ st De Angelis), Cori, Calderini, Alessandro (7’ st Criaco). A disposizione: Saracco, Blondett, Zanini, Cesca. Allenatore: Roselli.

ACR Messina: Iuliano, Benvenga, Donnarumma, Bucolo, Silvestri, Stefani, Orlando, Pepe V., Corona (10’ st Bjelanovic), Izzillo (27’ st Nigro), Damonte. A disposizione: Lagomarsini, Marin, Bortoli, Nigro, Paez, De Bode. Allenatore: Grassadonia.

Arbitro: G. Strippoli della sezione di Bari. Assistenti: L. Solazzi di Avezzano e G. Scarica di Castellammare di Stabia.

Note – Al 12’ pt fallisce un calcio di rigore Corona (M). Ammoniti: al 15’ pt Damonte (M), al 23’ pt Bucolo (M), al 5’ st Stefani (M). Corner: 6-5. Recupero: 1’ pt e 6’ st. Spettatori: circa 2.000.

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