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Messina, la Gelbison apre un trittico importante. Si torna a sondare il mercato

Il Messina ha praticamente ultimato la preparazione in vista della fondamentale sfida di sabato con la Gelbison, in cui cercherà di bissare il precedente successo interno con il Giugliano. Sarà la prima di tre gare in otto giorni, dal momento che i peloritani sfideranno poi martedì la Fidelis Andria in trasferta e il sabato successivo ospiteranno ancora al “Franco Scoglio” il Latina. Tre scontri diretti, in cui vanno raccolti quanti più punti possibili per allontanarsi dalle zone più calde, approfittando di altre formazioni che sono partite con il freno a mano tirato, dal Foggia al Potenza, dal Picerno al Taranto.

Napoletano e Ferrini
Napoletano e Ferrini a Cerignola (foto Savino Ferraro)

La Gelbison è una neopromossa, che due anni fa fu tra le principali e inattese antagoniste del Messina nella corsa alla Lega Pro, che ha poi ottenuto con un anno di distanza. L’avvio di stagione è stato delicato, con il ko interno contro la Juve Stabia, i pareggi con Avellino e Potenza e la nuova battuta d’arresto con la Virtus Francavilla, che hanno convinto subito il club a congedare il tecnico Gianluca Esposito. Il successore, l’ex acese Fabio De Sanzo, si è presentato con i tre punti conquistati contro Taranto e Cerignola, il ko tutto sommato ininfluente in Coppa Italia con la Turris e la nuova vittoria di prestigio con il Foggia.

Undici punti rappresentano un ottimo bottino ma il Messina, come ha chiarito anche Davis Curiale, non deve farsi impressionare e inseguire il secondo successo stagionale per interrompere una crisi di risultati che alimenta dubbi sul mercato estivo, in cui la rivoluzione è stata indotta dalla necessità di puntare sul “minutaggio” anche per ridurre gli esborsi economici. Una scelta che è costata anche la rinuncia ad alcuni protagonisti dell’ultima salvezza oltre che ai tanti elementi non di proprietà.

tifosi Messina
Alcuni tifosi del Messina presenti a Cerignola (foto Savino Ferraro)

In settimana l’Acr è tornato al “Giovanni Celeste”, dove ha trovato un manto erboso in condizioni ottimali. Una scelta utile anche per preservare il terreno del “Franco Scoglio”, già messo a dura prova da due mesi di intenso utilizzo. La proprietà e la dirigenza erano presenti a bordo campo e hanno anche avviato alcuni confronti per stilare un primo bilancio stagionale, alla ricerca dei possibili correttivi invocati dalla piazza. Secondo quanto è filtrato il capitolo mercato non è più un tabù. Il club ha iniziato a guardarsi attorno, consapevole comunque che gli svincolati possono rappresentare un’arma a doppio taglio, per via della presenza di tanti giocatori non ancora pronti.

Per fornire ulteriori alternative al tecnico Gaetano Auteri, soprattutto in difesa e in attacco, nei prossimi giorni potrebbe aggregarsi al gruppo qualche calciatore senza contratto, che potrà così essere valutato fisicamente prima dell’effettiva firma sul contratto. Il direttore sportivo Marcello Pitino è al lavoro anche per definire una volta per tutte la posizione del difensore croato Maks Celic, che resta fuori rosa e potrà accasarsi altrove soltanto a gennaio. Secondo indiscrezioni il Messina valuta comunque una risoluzione anticipata, che libererebbe risorse da reinvestire sul mercato oltre che una casella in più in organico. Fermo restando che l’infortunio dello sfortunato attaccante Alessio Piazza, che si è già operato e dovrà nei prossimi mesi iniziare una lunga riabilitazione, ha purtroppo già fornito al club uno slot supplementare rispetto a quanto preventivato in estate.

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