La capolista si impone al “Franco Scoglio” nel turno infrasettimanale, costringendo la squadra di Sullo alla seconda sconfitta consecutiva. Gran primo tempo dei pugliesi che sbloccano con l’argentino al 9′. Raddoppia l’attaccante ex Parma, appena entrato. Inutili nella circostanza le proteste dei padroni di casa per un possibile fuorigioco.
Il pre-partita – Nel turno infrasettimanale di Serie C il Messina ospita al “Franco Scoglio” la capolista Bari. Sullo, un ex, per i suoi trascorsi da vice allenatore a Bari sotto la gestione Ventura, deve rinunciare allo squalificato Adorante e agli infortunati Celic, Mikulic, Simonetti e Matese. C’è la prima da titolare per Milinkovic chiamato a supportare in attacco Vukusic. Baldè torna a disposizione almeno per la panchina. In mezzo alla difesa ancora Fantoni al fianco di Carillo. Nel Bari, che guida la classifica dopo cinque giornate, il turn-over porta all’esclusione di Di Cesare e Antenucci. Botta a ridosso delle due punte Simeri e Cheddira. Il vicecapitano è Maita, messinese doc. Out Di Gennaro e Lollo per infortunio e Bianco fermato dal Giudice Sportivo. In tribuna Alessandro Lucarelli, direttore dell’area prestiti del Parma, a osservare il match.
La cronaca – Al 3’ primo brivido per il Messina sull’avventato retropassaggio di Fantoni, bravo Lewandowski che anticipa per due volte Simeri evitando il peggio. Provano a rispondere i giallorossi con Vukusic, conclusione strozzata la sua che si perde abbondantemente a lato. Il Messina è in difficoltà e al 9’ il Bari va in vantaggio, sfondando per vie centrali dopo aver vinto un contrasto a centrocampo: ispira D’Errico che lancia Botta tra le linee, l’ex interista non sbaglia davanti a Lewandowski. Quando i biancorossi accelerano danno sempre l’impressione di poter far male. Simeri manda in tilt la difesa di casa con la sua velocità, chiude provvidenzialmente Fantoni. Subito dopo lo stesso Simeri cerca di pescare il jolly dalla distanza, con il pallone che finisce alto. Tre gialli, uno dopo l’altro, a carico di Sarzi Puttini, Fofana e Fantoni. Tre sono anche i calci d’angolo consecutivi battuti dal Bari e in occasione del terzo Cheddira non trova la deviazione vincente. Al 37’ Damian, su punizione, impegna per la prima volta in partita il portiere Frattali che respinge coi pugni. Al 43’, sul cross di Pucino, ancora pericoloso Simeri con Lewandowski che blocca in tuffo. Il numero 9 dei “galletti” è imprendibile e neanche sessanta secondi più tardi va ad un soffio dal raddoppio con una fulminea conclusione deviata in corner. Squadre al riposo con il Bari meritatamente avanti e il Messina che dovrà giocoforza modificare qualcosa dopo un primo tempo vissuto in costante affanno.
Al 7’ della ripresa i primi cambi: dentro Baldè e Fazzi per gli spenti Milinkovic e Catania. Il senegalese si mette subito in mostra e al 15’ Celiento deve abbatterlo al limite dell’area, ricorrendo alle maniere forti sul rapidissimo numero 11 che era andato via in contropiede. Punizione ben calciata da Damian: sfera sul fondo, di poco, alla destra di Frattali. Il Messina cerca di far salire l’intensità. Da dimenticare il tiro da lontano di Fazzi, che vanifica un buono spunto. Nel Bari, in successione, entrano Mallamo per Botta e poi Paponi e Marras per Cheddira. Cambiato da Mignani l’intero reparto offensivo. Al 26’ il Messina ha la chance per il pari: grande occasione su piedi di Vukusic che si allarga sulla destra e poi incappa in Terranova, bravo ad opporsi al suo diagonale. Al 28’ la punizione del biancorosso Pucino dal limite alta sopra la traversa. I “galletti” riescono a trovare il varco giusto al 31’, con il neo entrato Paponi in rete sfruttando la combinazione tra Marras e Scavone. Lewandowski non riesce a trattenere la sfera che finisce in fondo alla rete. Per l’attaccante un altro gol in questo stadio e nella stessa porta dopo quello realizzato in A ai tempi della sua esperienza a Parma. Il Messina protesta in maniera veemente per un possibile fuorigioco, l’arbitro ritiene invece regolare la posizione. Sul risultato di 0-2 c’è tempo solo per gli ingressi di Distefano, Konate e Marginean. Finisce dopo 4′ di recupero e i peloritani incassano la seconda sconfitta consecutiva, restando bloccati a quota 5 in graduatoria. La capolista vola a 14 e continua a guardare tutti dall’alto. Troppo Bari al “Franco Scoglio” per questo Messina.
Il tabellino – Messina-Bari 0-2
Messina (4-4-2): Lewandowski; Morelli, Carillo, Fantoni, Sarzi Puttini; Russo (32’ st Distefano), Fofana (32’ Konate), Damian (38’ st Marginean), Catania (7’ st Fazzi); Vukusic, Milinkovic (7’ st Baldè). A disp. Fusco, Rondinella, Goncalves, Busatto. All. Sullo.
Bari (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Celiento, Terranova, Mazzotta; Scavone, Maita, D’Errico (38’ st Gigliotti); Botta (19’ st Mallamo); Simeri (25’ st Paponi), Cheddira (25’ st Marras). A disp. Polverino, Plitko, Di Cesare, Antenucci, Citro, Belli, Ricci. All. Mignani.
Arbitro: Luca Angelucci di Foligno (Assistenti Mattia Massimino di Cuneo e Andrea Bianchini di Perugia)
Marcatori: 9’ pt Botta (B), 31’ st Paponi (B)
Note – Ammoniti: Sarzi Puttini (M), Fofana (M), Fantoni (M), Terranova (B), Pucino (B), Morelli (M), Celiento (B), Carillo (M), Russo (M). Recupero: 1’ pt, 4′ st. Spettatori paganti: 973.