Pesantissima battuta d’arresto per i peloritani, puniti dagli spunti dell’ex romanista e di Guerra, al quinto gol stagionale. A Krapikas e compagni non basta una prova ordinata: evidenti le difficoltà in fase di costruzione e finalizzazione. Petrungaro e Anatriello ci provano davanti a 400 sostenitori messinesi, giunti a Biella da tutto il Nord Italia. La classifica è sempre più preoccupante: senza penalizzazioni il Messina sarebbe ultimo sul campo.
Il pre-partita. Il Messina torna in Piemonte dopo 18 anni e per l’occasione sono presenti sostenitori giallorossi provenienti da tutto il Nord Italia e perfino dalla Germania anche se manca il tifo organizzato, in segno di protesta per l’inserimento delle squadre B nei tre gironi di Lega Pro. Soltanto una novità rispetto al match perso con il Foggia: Salvo prende il posto di Ortisi. In palio fondamentali punti salvezza. I bianconeri ne hanno conquistati sette nelle ultime tre gare e puntano al sorpasso, il Messina cerca un sussulto nonostante la delicata situazione societaria e di classifica.
La cronaca. Dopo venti secondi ci prova subito Frisenna ma la sua conclusione, sull’appoggio di Salvo, viene respinta. Fra il 6′ e il 7′ doppia iniziativa di Mulazzi sulla destra ma il Messina limita i danni. Al 9′ calcia Petrungaro sugli sviluppi di un calcio piazzato: conclusione fuori misura. Si fa sentire il settore ospiti, che incita i giallorossi. Al 10′ Daffara in uscita anticipa Manetta e salva la sua porta. La Juve abbozza buone trame ma al 14′ è splendida la ripartenza di Lia, la conclusione di Petrungaro è ancora imprecisa. Al 21′ la Juve sfonda a destra e Macca, a ridosso dell’area piccola, calcia incredibilmente alle stelle, graziando il Messina. Immediata la replica di Petrungaro, il cui destro ciabattato si spegne a lato. Al 23′ ancora un cross da destra, Marino provvidenziale in scivolata. Sulla corsia sinistra come tradizione gli ospiti fanno davvero fatica. Al 26′ Anatriello raccoglie un pallone vagante a metà campo, si invola ma poi conclude di poco a lato. Ora l’Acr insiste: prima viene ribattuto un cross da destra di Anatriello, poi Daffara devia in angolo il tentativo da fuori area di Petrungaro.
Al 32′ Mulazzi svirgola un pallone in area e rischia grosso, Daffara devia sopra la traversa. Owusu stende Garofalo ma viene graziato. Primo tempo discreto del Messina, che però spesso fatica in costruzione. Al 40′ Krapikas è decisivo con la mano aperta su Faticanti, servito da Macca e colpevolmente solo. Sul fronte opposto bella sgroppata di Lia e quinto corner ospite. Al 44′ ci prova Rizzo ma la conclusione, insidiosa, colpisce un compagno. Si va al riposo sullo 0-0 e senza recupero: il Messina ai punti meriterebbe di più. Si riparte senza cambi e con la Juve che spinge con decisione. Il Messina prova a sfondare a sinistra ma la sponda di testa di Salvo non è raccolta dai compagni. Al 10′ Marino si rifugia in angolo sul traversone dalla sinistra di Puczka. Al 14′ combinazione da applausi sulla sinistra: tunnel di Salvo per Petrungaro e palla a Frisenna, che si incunea ma poi calcia centralmente, Daffara blocca a terra. Doppio cambio per Brambilla, che inserisce Palumbo e Afena Gyan. Al 22′ ci prova Cutrig da fuori area, palla a lato. L’ex romanista è subito decisivo con il Messina troppo sbilanciato: salta Marino e mette in mezzo, Rizzo è in ritardo e Guerra sigla la quinta rete stagionale, portando in vantaggio la Juventus. Per il Messina e i suoi sostenitori è una doccia gelata. Al 27′ bella ripartenza sulla destra, Petrungaro si gira e calcia, Daffara respinge addosso ad Anatriello che conclude alto. Ghiotta chance sprecata dagli ospiti, che non sono neppure fortunati. Triplo cambio della disperazione per Modica: dentro Adragna, Morleo, acclamato da alcuni tifosi al seguito, e Anzelmo, che ci prova subito con un cross non sfruttato dai compagni. Al 39′ Manetta svetta su corner ma il colpo di testa è deviato ancora in angolo. Ci prova da fuori Frisenna, Daffara blocca in due tempi. Dentro anche Cominetti per Petrucci. Al 43′ ci prova Adragna ma il tap-in è fuori misura. All’inizio del recupero Gyan è ancora devastante: batte sullo scatto Manetta e firma il 2-0 con Krapikas in uscita. L’ultima emozione la punizione di Anatriello al 49′, alta sulla traversa. Gli sparuti sostenitori locali intonano “Tornerete in serie D”. Per il Messina è una battuta d’arresto pesantissima, in attesa di eventuali sviluppi societari che non si concretizzano mai e della decisiva scadenza del 16 dicembre, con l’attuale proprietà chiamata a saldare un bimestre di stipendi e contributi. Un 2024 da incubo si chiuderà ancora in trasferta a Potenza, dove servirà un’impresa per fare punti.
Il tabellino. JUVENTUS NEXT GEN-MESSINA 2-0
Marcatori: al 23′ st Guerra, al 46′ st Gyan.
Juventus Next Gen (4-2-3-1): Daffara; Mulazzi, Scaglia, Citi, Puczka; Owusu (20′ st Palumbo), Faticanti; Macca, Guerra, Cudrig; Semedo (20′ st Afena Gyan). A disposizione: Vinarcik, Cat Berro, Savio, Amaradio, Ledonne, Gil Puche, Turco, Peeters, Papadopoulos. All. Brambilla
Messina (3-5-2): Krapikas; Manetta, Marino (29′ st Adragna), Rizzo; Lia, Garofalo (29′ st Anzelmo), Petrucci (41′ st Cominetti), Frisenna, Salvo (29′ st Morleo); Anatriello, Petrungaro. A disposizione: Curtosi, Ndir, Mamona, Luciani, Ortisi, Di Palma. All. Modica
Arbitro: Dario Di Francesco di Ostia Lido (assistenti Diego Spatrisano di Cesena e Paolo Cozzuto di Formia)
Note – Ammonitì: al 42′ pt Macca (J), al 13′ st Semedo (J). Recupero: 0′ pt e 5′ st. Corner: 2-6. Spettatori: 763, 297 messinesi nel settore ospiti, un centinaio in tribuna.