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Messina in Lega Pro unica. Il ritratto dei protagonisti

Per celebrare l’approdo del Messina in Lega Pro unica abbiamo tracciato un ritratto dei protagonisti della promozione, senza però voler stilare graduatorie di merito. Ecco, uno per uno, gli autori della splendida rincorsa che consentirà ai giallorossi di disputare nella prossima stagione il campionato di terza serie.

PORTIERI

Lagomarsini Ettore (31 presenze, -27 gol) Tra gli assoluti pilastri del gruppo. Nel girone d’andata viene spesso chiamato agli straordinari, sintomo dei problemi di una squadra che stenta ad ingranare. Dopo il giro di boa, maggiormente protetto dal reparto arretrato, torna ad essere decisivo quando serve, abbassando la saracinesca con continuità disarmante per gli avversari. Il rigore parato a Zampaglione l’ideale cartolina del suo torneo. Le convocazioni nell’Under 20 di Lega Pro ne testimoniano la continua crescita. In futuro un palcoscenico da big sembra assicurato. SUPERMAN

Ettore Lagomarsini
Ettore Lagomarsini

Iuliano Rino (2 presenze, -4 gol) Due sole apparizioni in campionato più una in Coppa Italia. Com’è duro il ruolo di vice-Lagomarsini. Pur non trovando spazio l’esperto ex Campobasso, però, accetta il ruolo di “chioccia” e porge al compagno di reparto preziosi consigli. La maschera del giaguaro contraddistingue i suoi festeggiamenti, segno di una personalità fuori dal comune. ESPLOSIVO

DIFENSORI

Caldore Sebastian (11 presenze) Dopo aver collezionato un buon numero di presenze nel passato torneo di D questa non è stata certamente la sua stagione. Esce di scena dopo la prova da titolare a Frattamaggiore contro l’Arzanese dello scorso gennaio. Nel 3-5-2 dura poter ricoprire il ruolo di esterno per un giocatore con le sue caratteristiche. APPANNATO

Cucinotta Antonio (15 presenze) Da messinese un’altra promozione festeggiatissima. Dieci presenze all’andata, qualche scampolo nel ritorno. Perde posizioni con l’arrivo di Grassadonia e alla luce della robusta opera di rafforzamento che riguarda soprattutto il reparto difensivo, dando comunque prova di grande professionalità, facendosi trovare pronto all’occorrenza. GENEROSO

D’Aiello Rocco (11 presenze) Giunge a gennaio dal Trapani, dov’era ai margini a causa di un lungo infortunio, dopo aver preso parte alla splendida cavalcata verso la B compiuta dai granata. Il buon esito della trattativa più lunga condotta dalla dirigenza giallorossa nella sessione di riparazione da subito i suoi frutti. La difesa trova una pedina di spessore, che offre al reparto l’esperienza e la fisicità che servivano. GIGANTE

De Bode Alessio (1o presenze, 1 gol) Il modulo con la difesa a tre non ha di certo agevolato il centrale di origini olandesi, scivolato indietro nelle gerarchie dopo l’arrivo di D’Aiello e Pepe. Innegabilmente, però, ci si attendeva qualcosa in più dal prodotto della Primavera genoana che si è tolto comunque lo sfizio di andare a segno contro il Teramo, sfruttando le sue lunghe leve. Dietro la lavagna per l’entrata killer su Cinque del Chieti costatagli l’espulsione. RUDE

Ignoffo Giovanni (21 presenze) I regolamenti legati all’età media lo penalizzano, ma lo “zio” mette la sua esperienza al servizio della squadra. Un veterano con lo spirito di un ragazzino. Punto di riferimento per i compagni, è sempre il primo ad esporsi nella fase più travagliata del torneo.  Meno impiegato nella seconda parte di stagione si ritaglia comunque il suo spazio. La compostezza che lo contraddistingue è il suo marchio di fabbrica. COLONNA

Enrico Pepe
Il difensore Enrico Pepe

Pepe Enrico (13 presenze) Scende di categoria e non esita a rimettersi in discussione. Grassadonia punta su di lui ad occhi chiusi, affidandogli le chiavi della difesa, avendone apprezzato le qualità già a Salerno e Pagani. Si inserisce subito alla perfezione, assumendo le redini del reparto arretrato. E per gli avversari sono davvero dolori. La folta barba lo rende ancora più battagliero. LEONE

Quintoni Giuseppe (15 presenze) Nel girone d’andata, con una squadra che fatica terribilmente a trovare la via del gol, il mancino sfrutta la sua abilità sui calci piazzati per innescare i compagni: Silvestri a Gavorrano ringrazia. L’arrivo a gennaio di Squillace lo costringe, poi, ad una seconda parte di stagione vissuta interamente ai margini. Da messinese può comunque esultare ancora, sebbene sperasse in tutt’altro campionato dal punto di vista personale. DELUSO

Silvestri Luigi (27 presenze, 2 gol) E’ la piacevole sorpresa stagionale. Al primo vero campionato da titolare brilla per continuità di rendimento, guadagnandosi come Lagomarsini la vetrina della Nazionale Under 20 di Lega Pro. Tampona dietro e sfrutta il tempismo negli inserimenti su calcio piazzato per colpire contro Gavorrano e Sorrento, firmando due reti pesanti. Incompreso a Salerno, dove si staranno mordendo le mani. Unico neo le troppe ammonizioni rimediate. RIVELAZIONE

CENTROCAMPISTI

Bucolo Rosario (32 presenze, 1 gol) Sempre presente, è chiamato a raddoppiare le energie nella prima parte di stagione, trascorsa orfano del suo “gemello”. Nonostante la delicatezza del ruolo riesce a mantenere il sangue freddo in mezzo al campo e ad evitare di incappare in provvedimenti disciplinari. Segnale di maturità. Prova spesso dalla distanza, togliendosi la soddisfazione di siglare un gran gol contro l’Aversa e di staccare nella speciale sfida Maiorano. “Feel the noize” è diventato il suo motto… GUERRIERO

Il centrocampista Rosario Bucolo
Il centrocampista Rosario Bucolo

Costa Ferreira Pedro Miguel (25 presenze, 11 gol) Per il portoghese è il campionato della definitiva consacrazione. La nuova posizione lo esalta. Compie il salto di qualità e toglie spesso le castagne dal fuoco con giocate d’autore, raggiungendo una doppia cifra assolutamente impronosticabile alla vigilia di stagione. Legate alla notte di Foggia, al gol lampo contro la Casertana (dopo 12”) e alla rete promozione rifilata al Sorrento le istantanee più belle. Ora è un uomo mercato: le offerte piovono e sarà quasi impossibile trattenerlo a Messina. MARZIANO

Franco Domenico (9 presenze) Altro elemento caro a Grassadonia, per i trascorsi comuni a Pagani, sbarca a Messina nel mercato di gennaio. Spesso chiamato in causa a gara in corso rappresenta una valida alternativa alla coppia titolare composta da Bucolo e Maiorano. La sua stagione si chiude già il 16 marzo, complice il grave infortunio occorsogli contro il Gavorrano, a pochi istanti dal suo ingresso. La successiva dedica della squadra è commovente. JELLATO

Guerriera Marco (31 presenze, 2 gol) Sotto la gestione Catalano firma due reti, ai danni di Melfi e Casertana, rivelandosi tra gli elementi più continui nel deludente girone d’andata disputato dal Messina. Il modulo lo agevola e resta una pedina imprescindibile anche per Grassadonia. Nella seconda parte di stagione limita gli inserimenti per vie centrali, sfruttando comunque la sua velocità sulla corsia destra. Promozione da protagonista. GARANZIA

Maiorano Stefano (19 presenze) Salta per infortunio la prima parte di stagione ed il Messina di Catalano ne risente terribilmente. Nello scacchiere tattico di Grassadonia diviene da subito una pedina cardine. Quantità incalcolabile di chilometri macinati, mette in mostra anche i piedi buoni. Costituisce con Bucolo la diga che aveva già fatto le fortune della squadra nel passato torneo. “Gemelli” dentro e fuori dal terreno di gioco. MOTO PERPETUO

Pagliaroli Antonio (4 presenze) Tra gli ultimi colpi del mercato invernale. La “zanzara” è una valida alternativa e sfrutta al meglio le chances a sua disposizione. L’ex Torres si fa notare soprattutto come uomo assist: Buongiorno e Bernardo devono solo spingere in rete. Fa gruppo, accettando col sorriso ogni decisione. JOLLY

L'esterno Tommaso Squillace
L’esterno Tommaso Squillace

Simonetti Francesco (15 presenze) Nella prima parte di torneo gli tocca l’ingrato compito di provare a non far rimpiangere Maiorano. Deve fare i conti anche con l’espulsione (esagerata) della sfida contro il Melfi che fa infuriare il Messina. Riappare nel finale di stagione, complice l’infortunio di Franco, collezionando qualche altro “gettone”. COMBATTIVO

Squillace Tommaso (11 presenze) Altro colpo in corso d’opera della dirigenza giallorossa. L’esterno sinistro scende di categoria a gennaio, divenendo subito una pedina insostituibile. Inspiegabilmente ignorato da Brevi a Catanzaro, si riprende la scena a Messina, rimostrando i numeri già evidenziati in Calabria sotto la gestione Cozza. Presidia la fascia con personalità e sforna palloni utili per i compagni. L’azione del 2-1 di Ferreira a Foggia e quella del gol promozione al Sorrento passano dai suoi piedi vellutati. ELEGANTE

ATTACCANTI

Bernardo Vittorio (11 presenze, 4 gol) Aveva salutato lo Stretto nel 2008, dopo aver vestito la casacca giallorossa tra A e B. Una storia ricominciata all’improvviso nello scorso gennaio e arricchitasi delle gioie per i primi gol (quattro) e soprattutto per l’approdo in Lega Pro unica. Reti pesanti, ma anche un proficuo lavoro di sponda. Così, la coesistenza con Corona è stata subito naturale. Dicendo addio ad un Teramo lanciatissimo aveva scommesso forte su se stesso ed il Messina. Vittoria su tutti i fronti. RITROVATO

Buongiorno Daniele (9 presenze, 1 gol) Altro elemento proveniente dal Genoa. Ottime doti fisiche, deve ancora compiere la giusta maturazione. Trova contro l’Aversa Normanna il suo primo, attesissimo, gol tra i professionisti. Resterà, però, quella, almeno fino alla gara promozione col Sorrento, l’ultima apparizione. VOLENTEROSO

Caturano Salvatore (8 presenze) Tra i tanti innesti del mercato invernale non riesce ad incidere per i problemi fisici che costringono allo stop già all’inizio della sua esperienza in giallorosso. Colleziona, comunque, qualche spezzone, non sufficiente a farlo sbloccare. Anche per questo cercherà gloria negli ultimi 180’. FRENATO

Corona e Bernardo celebrano un gol
Corona e Bernardo celebrano un gol

Corona Giorgio (30 presenze, 11 gol) Quarant’anni e non sentirli. Il bomber di Cinisi li compirà a maggio con la Lega Pro unica in tasca e tanta voglia di proseguire la sua avventura a Messina. Va in doppia cifra, pur essendo sovente costretto a partire dalla panchina per i regolamenti legati all’età media. Re Giorgio non fa una piega e, via via, mostra il suo vastissimo repertorio: dal “sombrero” con l’Aprilia, al pallonetto di Sorrento sino al gol lampo contro il Tuttocuoio. Quando occorre opera da “allenatore” aggiunto. Dentro e fuori dal campo punto di riferimento indiscusso. Come fare senza ? UNICO

De Vena Alessandro (8 presenze, 1 gol) Lascia intravedere le sue doti sin dall’esordio nella gara di Aprilia. L’infortunio rimediato proprio nel giorno del debutto in giallorosso frena, però, il talento scuola Napoli. Al rientro spreca qualche buona occasione, vedi Cosenza, ma ha il merito di siglare con classe e caparbietà a Lamezia la rete della virtuale Lega Pro unica. Al posto giusto nel momento giusto. RISOLUTORE

Il tecnico Gianluca Grassadonia
Il tecnico Gianluca Grassadonia

ALLENATORE

Grassadonia Gianluca (11 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte) Dal Sorrento al Sorrento: il suo campionato perfetto. Eredita un Messina reduce da una prima parte di stagione difficilissima e giornata dopo giornata lo guida con caparbietà verso la Lega Pro unica. Determinanti gli innesti del mercato invernale per consentirgli di esprimere la sua idea di calcio, aggressivo e votato ad andare a caccia del massimo risultato su ogni campo. Guai, però, a peccare in fase difensiva. Da autentico perfezionista cura praticamente ogni dettaglio. Unico appunto le quattro espulsioni rimediate: con arbitri e assistenti non ha avuto vita semplice. Resterà in riva allo Stretto ? GENERALE

Altri giocatori: Vincenzo Mangini (- presenze), Pierre Kareem Zaine (- presenze), Marco Privitera (- presenze), Tommaso Bonanno (1 presenza).

Hanno lasciato la rosa: Gaetano Catalano (allenatore), Roberto Chiaria, Marc Guilana, Elias Scoponi, Ezequiel Piovi, Gabriele Di Stefano, Alessandro Gherardi, Daniele Siciliano, Riccardo Bolzan, Mirko Guadalupi, Procolo Caiazzo, Andrea Parachì, Fabrizio Lasagna.

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